Riaprono Ristorante e Lounge Bar Piano35 del grattacielo Intesa Sanpaolo a Torino
Riaprono al pubblico gli spazi della serra bioclimatica del grattacielo di Intesa Sanpaolo, a Torino, che ha affidato allo chef 2 stelle Michelin Marco Sacco, già chef di Piano35, la gestione diretta dei piani alti del grattacielo. Oltre a ristorante e lounge bar che riapriranno il 3 settembre, l'accordo prevede la gestione dello spazio al 36° piano disponibile in affitto e dove prosegue l'attività culturale della banca, che nel 2018 ha visto la partecipazione di 30 mila persone, sotto la guida di Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici, nominato tra i consiglieri esecutivi di Intesa Sanpaolo Highline.
Cinzia Ferro sarà al lounge bar mentre lo Spazio Trentacinque, area eventi, diventa una vera piazza per lo scambio di esperienze con il coinvolgimento di piccole realtà e grandi produttori di vino, giovani ristoratori e artigiani della pasticceria torinese.
Mentre tutto il grattacielo non si è mai fermato con i suoi 2000 impiegati che quotidianamente vi transitano e 30mila persone che nel 2018 sono passate di qui, al piano 35 tutto era rimasto congelato al 31 dicembre 2018, quando il ristorante e il lounge bar hanno chiuso i battenti, nonostante i buoni risultati portati dal nuovo chef Marco Sacco (del Piccolo Lago di Verbania), che aveva accolto con entusiasmo la sfida del ristorante più alto d’Italia, a settembre scorso.
“Con questo luogo è stato amore a prima vista - ha confessato Sacco - Torino mi ha voluto bene da subito”.
Il rapporto con la città è uno snodo fondamentale di cui parla anche Gian Maria Gros-Pietro, presidente del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo: “Prima di tutto, il grattacielo rappresenta il legame imprescindibile con Torino, la città che ci vede sempre al suo fianco”.
Il format è un’evoluzione di quello dello scorso anno, pensato per essere il più accessibile possibile e confermare, anche in cucina, l’idea di un luogo aperto e accogliente verso la città, con la proposta per il pranzo che si condensa in 5 box (4 salati e 1 dolce) e, a cena, la scelta tra 3 menu (da 4 o 7 piatti) che rispondono a gusti ed esigenze diverse: uno – Piemonte – regionale, un menu Mediterraneo e quello chiamato Piccolo lago, con i piatti più noti del ristorante omonimo sul lago di Mergozzo.
“Il difetto era che sui tre piani non c’era comunicazione, ora è un locale unico dove vivere più esperienze: il ristorante, l’area eventi Spazio Trentacinque e il lounge bar” conclude Marco Sacco.
La nuova avventura di Piano35 e del suo (in parte nuovo) team avrà inizio a settembre.
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