Ristorazione italiana in crescita nonostante le sfide: i dati del report Savills 2025

Il settore ristorazione italiano raggiunge 83 miliardi nel 2024 con +2% annuo. Savills analizza crescita tra food court e high street milanesi

9 Dic 2025 - 09:35
Ristorazione italiana in crescita nonostante le sfide: i dati del report Savills 2025

INDAGINI E RICERCHE - Il settore della ristorazione italiana ha chiuso il 2024 con una spesa finale di 83 miliardi di euro, registrando un incremento del 2% su base annua in termini reali nonostante la diminuzione complessiva della spesa delle famiglie. Lo evidenzia l'Italian Food & Beverage Report 2025 di Savills, che analizza le dinamiche di un comparto capace di crescere in un contesto caratterizzato da calo dei consumi, elevati costi di finanziamento e inflazione. Ristoranti, caffè e attività simili assorbono il 68% dei consumi totali, seguiti da fast-food e attività di asporto con il 29%, mentre l'e-commerce del food delivery genera 1,6 miliardi di euro.

Il report documenta come le tensioni economiche abbiano orientato la spesa verso due direzioni apparentemente opposte: da un lato la ricerca di promozioni e ristoranti economici, dall'altro la maggiore frequentazione di locali di fascia alta per accedere a esperienze uniche. Nelle aree metropolitane, la propensione a mangiare fuori casa risulta più consolidata rispetto al resto del Paese, mentre il ritorno del turismo ai livelli pre-Covid contribuisce a mitigare gli effetti del lavoro da casa.

I centri commerciali italiani ospitano circa 160 food court per un totale di 1.550 negozi, secondo i dati dell'Osservatorio Nazionale delle Food Court. Queste strutture contribuiscono strategicamente a incrementare i flussi di visitatori, le vendite e l'attrattività complessiva degli asset. Una persona su tre visita un centro commerciale proprio per l'offerta di ristorazione, e molti brand F&B stanno pianificando ulteriori espansioni con una media di circa 3 nuovi negozi per marchio, previsione confermata anche per i prossimi mesi.

Nelle moderne food court i ristoranti occupano ora meno metri quadrati rispetto al passato, sebbene l'offerta sia cresciuta in termini di numero di negozi. I centri commerciali di medie e grandi dimensioni registrano un fatturato per visitatore più elevato rispetto ai centri con una GLA inferiore ai 20.000 mq; la crescita maggiore si osserva nei centri commerciali con una GLA superiore ai 40.000 mq.

Per quanto riguarda le high street, l'offerta si distingue principalmente per il momento della giornata nel quale si usufruisce dei servizi. Milano emerge come hub strategico e punto di riferimento nazionale per lo sviluppo del mercato della ristorazione, fungendo da punto di ingresso e sviluppo di nuovi format esclusivi. La città conta 15 food district identificati, che spaziano dalle aree consolidate ai mercati emergenti come quello di Certosa.

L'offerta diurna è rivolta a impiegati, studenti e turisti ed è localizzata principalmente nel centro città o nei business district, con ristoranti che offrono servizio rapido e catene con prezzi convenienti. L'offerta serale risulta molto articolata e spazia dai bar con il celebre happy hour ai ristoranti tipici italiani, dai dinner show ai club esclusivi fino ai ristoranti stellati Michelin. I quartieri più rappresentativi per la vita notturna rimangono Moscova, Brera, Ticinese e Porta Romana, mentre aree come NoLo e Chinatown stanno emergendo e consolidando il loro posizionamento.

Francesca Cattagni - Head of High Street Leasing commenta: "Il settore F&B oggi più che mai si muove con grande velocità: dai brand mainstream al luxury esperienziale, senza dimenticare le food court, i format si reinventano continuamente, adattandosi ai trend di mercato e alle nuove esigenze dei consumatori. Questa evoluzione non solo genera footfall e stimola gli acquisti d'impulso, ma trasforma i centri commerciali e le high street in vere e proprie community destinations, capaci di attrarre differenti target e offrire esperienze memorabili. Un trend dinamico che conferma Milano come hub nazionale e internazionale per l'innovazione nel settore F&B".

Rispetto al 2019, entrambi i segmenti – ristorazione tradizionale e fast-food con asporto – mostrano una crescita significativa della spesa, confermando la capacità del settore di adattarsi alle mutate condizioni di mercato e alle nuove abitudini di consumo.

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