Successo per l'export di cibo e vino made in Italy, +10% in Gran Bretagna
Boom di export per il cibo e il vino made in Italy in Gran Bretagna. Lo svela l'analisi Coldiretti - Filiera Italia, sui dati relativi al Paese che si classifica al quarto posto tra i partner commerciali dell'Italia, dopo Germania, Stati Uniti e Francia.
Volano le esportazioni di cibo e vino Made in Italy in Gran Bretagna, che fanno segnare un balzo del +10% nel primo bimestre del 2023, dopo il record storico di 4,2 miliardi fatto segnare nel 2022. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti e Filiera Italia, presenti a Londra con una ampia delegazione di imprese associate per il workshop sull’agroalimentare promosso dal Governo, con la partecipazione del Presidente di Coldiretti Ettore Prandini, del Segretario Generale Vincenzo Gesmundo e dell’Amministratore Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, insieme al Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida ed al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente dell’Ice Matteo Zoppas e l’Ambasciatore Italiano nel Regno Unito Inigo Lambertini
Una vetrina delle eccellenze dell’agroalimentare italiano a Londra in cui alcuni dei principali brand dell’agroalimentare italiano, con un fatturato di circa 20 miliardi, aderenti a Filiera Italia e Coldiretti incontrano i buyer delle principali catene distributive ed importatori inglesi per aumentare ancora di più la penetrazione sul mercato del Regno Unito
La Gran Bretagna – sottolinea la Coldiretti – si classifica al quarto posto tra i partner commerciali del Belpaese per cibo e bevande dopo Germania, Stati Uniti e Francia. Dopo il vino, con il prosecco in testa, al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti in Gran Bretagna ci sono – continua la Coldiretti – i derivati del pomodoro, ma rilevante è anche il ruolo della pasta, dei formaggi, salumi e dell’olio d’oliva. Importante anche il flusso di Grana Padano e Parmigiano Reggiano.
“L’iniziativa è parte integrante della nuova politica di internazionalizzazione avviata da Coldiretti in cui presidieremo tutti i principali appuntamenti internazionali per raccontare, promuovere valorizzare la produzione agroalimentare italiana per individuare nuove opportunità di mercato e contrastare il crescente fenomeno del falso Made in Italy a tavola che ruba all’Italia ben 120 miliardi di euro all’anno e centinaia di migliaia di posti di lavoro” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
“Il Regno Unito ha ripreso a crescere dopo la Brexit e l’incontro con i principali buyer è essenziale per accelerare tale trend considerando che circa il 95% dei consumatori inglesi acquista i prodotti italiani nei principali supermercati. Come Filiera Italia non intendiamo fermarci qui ma con un gruppo di nostre aziende intendiamo realizzare una piattaforma distributiva nel Paese in grado di coprire l’ultimo miglio contribuendo a colmare il deficit oggi esistente nella logistica che penalizza soprattutto le PMI italiane” conclude l’Amministratore Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia.
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