“Targa Rodolfo Bonetto”: due i progetti premiati che riguardano il mondo del food
"Targa Rodolfo Bonetto": il progetto Secondo Classificato e quello insignito della Targa della Critica riguardano in particolar modo il mondo del food, della cucina e dell’alimentazione.

Più di 100 i progetti in gara e 5 le categorie valutate, emblematiche di un coinvolgimento completo della sfera dell’esistenza e di quelli che saranno i prossimi modi dell’abitare e del vivere contemporaneo: viaggiare, abitare, lavorare, tempo libero, musica (strumenti).
Sono solo alcuni dei numeri che rappresentano la 25^ Edizione del Premio “Targa Rodolfo Bonetto” promosso con il contributo di Regione Lombardia, i cui vincitori sono stati proclamati il 12 ottobre scorso a Milano presso la prestigiosa sede dell’ADI Design Museum.
Rivolta agli studenti di Università e Scuole di Design, l’iniziativa incoraggia quella libertà di esprimersi in modo anticonvenzionale che ha sempre contraddistinto l’operato di Bonetto, premiando progetti e concept originali per destinazione d’uso e non ponendo alcun limite nei confronti del linguaggio progettuale stesso.
Il progetto Secondo Classificato e quello insignito della Targa della Critica riguardano in particolar modo il mondo del food, della cucina e dell’alimentazione.
Secondo Classificato
Il Progetto Pastago curato da Sofia Luppi Areosa, Gianluca Pegolo e Lorenzo Taccetta del Politecnico di Milano. Pastago è un piccolo elettrodomestico in grado di preparare automaticamente tipi di pasta diversi, preparati con differenti farine. L’oggetto vuole essere un alleato portatile per tutti coloro che ricercano uno stile di vita sano o che devono rispondere ad esigenze particolari dettate da intolleranze alimentari – come la celiachia – o semplicemente per chi vuole sperimentare in cucina.
Targa della Critica
Il Progetto Jellyfish & Claw, curato da Simone Scuteri dell’Isia di Pescara. Si tratta di due posate ideate per una nuova gestualità nel consumo dei cibi a tavola, che consentono di afferrare comodamente finger food e street food senza sporcarsi le dita o per servirsi in tavola dal piatto di portata, evitando di dover mettere le mani nel piatto stesso. Ispirate alla gestualità delle bacchette della cultura culinaria orientale, non solo rendono eleganti dei gesti considerati informali, ma evitano un avvicinamento eccessivo delle mani alla bocca: un aspetto igienico importante in questo periodo storico.
Jellyfish è realizzata in MATER-BI, una bioplastica biodegradabile; mentre Claw è in acciaio inox 18/10 e può essere utilizzata anche in contesti professionali. Composta da due bracci che si chiudono l’uno sull’altro come la chela di un granchio, può essere impugnata come una posata e non come una pinza da cucina.
A sostegno dell’iniziativa, anche Birra Castello



