Tutti amano la pasta. Prodotti 15 milioni di tonnellate nel mondo
Quindici milioni di tonnellate di pasta prodotta in tutto il mondo, +3% rispetto allo scorso anno, quasi +50% rispetto a venti anni fa. Un piatto sui quattro consumati nel mondo è realizzato in un pastificio italiano.
I dati sono stati annunciati da Aidepi (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane) e Ipo (International Pasta Organisation), alla vigilia del World Pasta Day i cui festeggiamenti sono avvenuti il 25 ottobre a Dubai.
È il trionfo della pasta ma anche dell'export italiano. Rispetto a venti anni fa si è passati da 740mila a oltre 2 milioni di tonnellate. Germania, UK, Francia, USA e Giappone si confermano i Paesi più ricettivi verso la pasta italiana anche nel 2018, con un incremento delle esportazioni tra il 6 e il 12% nei primi 6 mesi dell'anno. Mentre le performance migliori dell'anno si registrano in Russia (+76%), Olanda (+29%), Arabia Saudita (+27%) e Australia (+16%)
Sono aumentati i Paesi destinatari, oggi quasi 200 con il +34%.
Il nostro Paese è primo al mondo nella classifica dei Paesi consumatori (con 23 kg di pasta pro capite precediamo Tunisia, 17 kg, e Venezuela, 12 kg).
Il World Pasta Day si è svolto a Dubai, la città dove l'88% degli abitanti è straniero. Sede di Expo 2020, ha ospitato 250 delegati tra pastai, istituzioni, rappresentanti della comunità scientifica, giornalisti e opinion leader del food.
La scelta è caduta su Dubai anche per celebrare il contributo arabo all'invenzione del formato di pasta più famoso, i vermicelli. Nella Sicilia araba del IX secolo nascono infatti gli Ittriyya, sottili fili di pasta essiccata che furono perfezionati dai "Vermicellari" italiani per diventare poi i moderni spaghetti.
Tra le curiosità, l'esplosione della pasta risottata ottenuta portando la pietanza a completa cottura insieme a tutti gli altri ingredienti. Secondo l’indagine di WMF, brand tedesco che realizza utensili ed elettrodomestici da cucina, condotta tra 1200 italiani, preparare la pasta senza colapasta sembra sia diventata un’abitudine per 4 italiani su 5.
Preparare sia il sugo che la pasta in un'unica pentola permette di sporcare meno e di impiegare minor tempo, ma il 22% ritiene anche che sia più buona mentre solo il 16% è convinto che la vera pasta vada sempre prima bollita e poi condita.
In occasione della Giornata Mondiale della Pasta arriva anche la pasta del “benessere”: più leggera, a basso indice glicemico, altamente digeribile, adatta per i diabetici e gli insulino-resistenti, e che soddisfa anche i palati più difficili.
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