Unione Italiana Food sulla pasta: "Spiace che la Coldiretti continui ad avanzare dei dubbi su presunte speculazioni"
Unione Italiana Food risponde alle accuse di manovre speculative mosse dalla Coldiretti. Ecco cos'ha detto l'associazione sull'industria della pasta.
Riccardo Felicetti, presidente dei pastai di Unione Italiana Food, ha commentato una notizia diffusa negli scorsi giorni da Coldiretti e rilanciata anche dalla nostra testata (puoi leggere la notizia qui).
La Coldiretti, a seguito della diffusione dei dati Istat di marzo che riportavano un aumento del prezzo della pasta del 18% - a fronte però del pagamento del grano duro necessario per la sua produzione il 30% in meno - ha denunciato "manovre speculative con un deciso aumento delle importazioni di grano duro dal Canada".
La risposta di Unione Italiana Food non si è fatta attendere.
"Il grano ha prezzi troppo fluttuanti e non è l'industria della pasta a determinare il prezzo del grano duro, a farlo è il mercato globale con meccanismi e quotazioni internazionali. Contrariamente a quanto viene spesso detto, il grano estero costa anche più di quello italiano (in media il +10%), soprattutto in questo momento storico particolare. Spiace che la Coldiretti continui ad avanzare dei dubbi su presunte speculazioni, con il consueto intento di confondere i nostri consumatori".
Unione Italiana Food ricorda nella sua nota che "i pastai italiani da sempre sostengono gli agricoltori del nostro Paese con i contratti di filiera per garantire il giusto prezzo e acquistano tutto il grano duro pastificabile disponibile in Italia e la pasta che compriamo oggi è fatta col grano acquistato mesi e mesi fa a prezzi più alti. Inoltre, quando parliamo di pasta, un alimento monoingrediente, è vero che il grano duro e la semola impattano in modo rilevante sul costo finale, ma dobbiamo tenere presente anche altre voci di costo come l'energia, i materiali ausiliari (imballaggi primari e secondari) e la logistica (trasporto locale e internazionale), tutti ambiti in cui i rincari sono ancora evidenti ed elevati. Nonostante tutto, la pasta continua a restare un alimento accessibile, perché con mezzo chilo di pasta e pochi altri ingredienti (legumi e un filo d'olio), si riesce a preparare un pasto gustoso, nutriente e bilanciato per una famiglia di 5 persone, con meno di due euro."
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