Vacondio al Governo: "Sostenere canale Horeca con finanziamenti a fondo perduto è l'investimento da fare"
Il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio ha ricordato ai rappresentanti del Governo la necessità di fornire aiuto al canale Horeca da cui tutto il settore alimentare è fortemente dipendente
"Se c'è una lezione che il Coronavirus ha dato a tutti i cittadini è che, per la prima volta dopo molti anni, il cibo non è stato dato per scontato. Gli italiani hanno avuto paura che i prodotti del food&beverage potessero mancare nei supermercati e sulle tavole. Per mantenere una situazione che fosse più normale possibile, l'industria alimentare si è data molto da fare e questo senso di responsabilità non ci abbandona neanche in fase3" ha detto il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio intervenendo al convegno "Il Paese che vogliamo" organizzato dalla CIA - Agricoltori Italiani e che ha visto la presenza, tra gli altri, del ministro alle politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova e del ministro per il Sud e la coesione territoriale Giuseppe Provenzano.
E proprio al governo Vacondio ha rivolto il suo appello per il canale Horeca: "Proprio per via di questo senso di responsabilità, voglio chiedere al Governo di proteggere il canale Horeca per i prossimi mesi con finanziamenti a fondo perduto. Non possiamo salvare tutti - ha detto il presidente di Federalimentare - ma aiutare il settore della ristorazione e dell'hotellerie significa salvare il turismo e come diretta conseguenza il settore alimentare, legato fortemente all'Horeca. I dati lo dimostrano: stiamo perdendo il 30% del fatturato in volume e molto di più in redditività perché quello della ristorazione è l'unico segmento di mercato con un alto valore aggiunto. I finanziamenti a fondo perduto in questo caso sarebbero un investimento per il futuro e non un regalo - dice Vacondio - per poter ritornare alle cifre da record che avevamo nel primo trimestre di quest'anno e in particolare sui mercati esteri".
Infine Vacondio ha poi ricordato un'altra battaglia centrale non solo per l'industria ma anche per tutta la filiera agroalimentare, quella al Nutriscore. "La filiera alimentare sia unita nella guerra a sistemi di etichettatura penalizzanti del Made in Italy" ha concluso il presidente.
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