Vinitaly Special Edition: un format che è piaciuto e ha convinto
Oltre 12.000 operatori professionali, 2.500 buyers da 60 paesi: i numeri del successo di Vinitaly Special Edition e tanti trend emersi dal mondo del vino.
Si è conclusa ieri Vinitaly Special Edition, terza e ultima tappa italiana di collegamento alla 54° edizione di Vinitaly, in programma dal 10 al 13 aprile 2022, salutata con straordinario entusiasmo dagli operatori di settore.
Sono stati oltre 12.000 gli operatori professionali presenti e più di 2500 i buyer (circa il 22% del totale), con 60 nazioni rappresentate a Veronafiere. Una "edizione speciale" di Vinitaly a cui il comparto ha risposto con grande partecipazione, mostrandosi desideroso di ripartire alla grande.
“Si tratta di un risultato al di sopra delle nostre aspettative – dichiara il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese -. Aziende, consorzi, associazioni agricole e di filiera e operatori hanno premiato il progetto di questa iniziativa business che ha registrato un elevato tasso di contatti e di vendite, oltre a un indice di soddisfazione unanime. Il terzo evento in presenza targato Vinitaly - conclude Danese – si inserisce in uno scenario di grande accelerazione dell’export made in Italy e del vino tricolore su tutti i principali mercati target, compreso quello nazionale grazie alle collaborazioni attivate con Fipe e Vinarius. Viviamo una congiuntura di forte ripresa che trova in Veronafiere un driver fondamentale per l’internazionalizzazione delle pmi e del vino italiano, impegnato ad accrescere il valore delle vendite”.
Per quanto riguarda la mappa dei Paesi presenti a Vinitaly Special Edition, Europa (con i Paesi del Nord, Germania e Franca in testa), Russia, Stati Uniti e Canada guidano la domanda di vino italiano in fiera, seguiti da Est Europa (Romania, Ucraina, Polonia, Bielorussia, Bulgaria e Repubblica Ceca), Regno Unito e Cina, che ha fatto il suo ritorno proprio a Verona. “Una geografia - commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – perfettamente allineata con i dati di crescita registrati sui mercati internazionali che, nei primi 7 mesi di quest’anno, hanno rilevato complessivamente un rimbalzo del 15% sullo stesso periodo dell’anno scorso. Abbiamo mantenuto l’impegno dichiarato, ossia di una special edition altamente qualificata, grazie anche al supporto di Ice-Agenzia - prosegue Mantovani - con operatori esteri provenienti proprio dalle aree in cui il vino italiano sta crescendo in maniera significativa. Ora - conclude il direttore - puntiamo al 2022, per realizzare un grande 54° Vinitaly”.
Tra le aree di interesse di operatori e buyer, quelle dedicata al biologico e agli organic wine hanno registrato un’impennata dell’affluenza. Nel corso della tre giorni, infatti, le 42 aziende espositrici di questo segmento hanno visto riempirsi le agende di appuntamenti b2b soprattutto con i rappresentanti del Nord Europa e della Germania. Mentre sul fronte delle nuove tendenze, il calendario di masterclass della Mixology ha registrato il tutto esaurito. Riscontro positivo anche per Sol&Agrifood ed Enolitech, anch’essi in versione straordinaria.
Istituto Marchigiano di Tutela Vini. "Rimettere il mercato al centro del nostro lavoro"
“La Vinitaly Special Edition è stata più che soddisfacente, con numerosi buyer interessati alle proposte delle nostre aziende marchigiane”. È il commento del direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), Alberto Mazzoni, all’edizione straordinaria di Vinitaly che si è conclusa oggi. “Ci è piaciuto il format – ha proseguito Mazzoni - ancor più orientato al business e alla sostanza, con appuntamenti b2b molto proficui. Non solo un’occasione per ritrovarsi, quindi, ma come esige la ripartenza anche un motivo per rimettere il mercato al centro del nostro lavoro”. Alla collettiva marchigiana con le principali aziende e i 2 consorzi di riferimento della regione (Imt e Consorzio Vini Piceni), anche una degustazione al plurale - a cui ha partecipato anche l’assessore all'Agricoltura, Mirco Carloni - che ha visto protagonisti i grandi vini bianchi delle Marche, Verdicchio in primis, insieme alle eccellenze rossiste, come quelle del Piceno e del Conero. La rassegna scaligera che si è chiusa oggi ha contato oltre 12.000 operatori professionali, più di 2.500 buyer (circa il 22% del totale) e 60 nazioni rappresentate; Veronafiere ha così archiviato l’edizione speciale autunnale di Vinitaly, terza ed ultima tappa italiana di collegamento alla 54° manifestazione scaligera, in programma dal 10 al 13 aprile 2022. Nei primi 6 mesi di quest’anno, l’export marchigiano di alimentari e bevande ha fatto segnare numeri record. Secondo Istat, l’incremento a valore rispetto al pari periodo è stato del 15,6%, per un corrispettivo di oltre 160 milioni di euro. Si tratta, secondo l’analisi dell’Istituto marchigiano di tutela vini, di una crescita significativa, con diversi comparti in doppia cifra. Stabile il vino, dopo un primo trimestre difficile e un secondo in forte ripresa. Un comparto, quello dell’agroalimentare, a forte tasso green: sono infatti 105mila gli ettari coltivati a biologico nella regione, con una crescita di 1/3 nel numero di produttori bio nel 2019 e con il vino sul podio nazionale come incidenza bio nella propria vigna. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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