AB InBev investe 31 milioni di euro per implementare la produzione di birre analcoliche
AB InBev investe in innovazione tecnologica per potenziare e innovare i birrifici che producono birre analcoliche e creare nuove etichette
Sappiamo che il low/no alcol è una tendenza sempre più dilagante tra i consumatori alla ricerca di un bere che sia piacevole e responsabile. Oltre ai drink anche le birre analcoliche sono in forte crescita; il più grande produttore mondiale, AB InBev, non poteva che accogliere questa nuova tendenza, che si può definire "smart drinking".
Ad oggi sono infatti 30 i marchi di birra analcolica del catalogo AB InBev disponibili in 42 paesi, ma ora il colosso del beverage guarda ancora più avanti investendo per la produzione di referenze zero alcol 31 milioni di euro destinati all'innovazione tecnologica di tre birrifici in Belgio. Questa enorme cifra servirà sia a espandere il catalogo con nuove etichette analcoliche, ma anche a migliorare le capacità di imbottigliamento e a ottimizzare il sistema di dealcolizzazione per la produzione di Corona Cero, versione analcolica della famosissima birra messicana, nello scorso anno lanciata in 10 mercati e europei e che quindi, si può supporre, verrà introdotta anche in altri Paesi.
Corona Cero è una delle sette birre analcoliche prodotte da AB InBev in Belgio, comprese quelle di famosi birrific locali come Hoegaarden e Leffe. Molte delle tecniche di birrificazione analcoliche utilizzate dai questi produttori sono state sviluppate in Belgio proprio presso il Global Innovation and Technology Center (GITEC) di AB InBev a Leuven. "Le birre analcoliche di oggi sono molto diverse da quelle disponibili anni fa", ha affermato David De Schutter, Global Vice President, GITEC. "I metodi e la tecnologia innovativi sviluppati dai nostri birrai e ricercatori stanno creando la prossima generazione di birre rinfrescanti, dal gusto eccezionale e analcoliche che le persone possono gustare in ogni occasione".
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