Addio a Casa Buitoni: Nestlé porta negli Usa il Centro Ricerca & Sviluppo
“Immersa tra le colline di Sansepolcro, nella suggestiva Valtiberina, si trova la villa neo-classica conosciuta come Casa Buitoni. Qui visse per anni la famiglia Buitoni, vera responsabile dei primi successi del marchio e della passione con cui vengono realizzati tuttora i prodotti”. Questo è ciò che è stata fino ad oggi la Casa delle idee di Buitoni, così come viene raccontato dall’azienda.
Si tratta del Centro di Ricerca e Sviluppo di Nestlè, multinazionale proprietaria del marchio, dove le ricette italiane più tradizionali diventano prodotti innovativi. Ma Sansepolcro dovrà presto dirle addio.
Villa Fatti, casa della famiglia Buitoni, diventerà un hotel di lusso dopo la decisione di Nestlé di trasferire il centro studi su sughi e preparati in Ohio, negli Stati Uniti.
I quindici dipendenti hanno risolto i loro contratti o hanno accettato il trasferimento in Italia o all'estero, mentre i macchinari sono già da tempo negli Stati Uniti.
La storia del pastificio Buitoni comincia a Sansepolcro nel 1827, quando Giulia Boninsegni Buitoni, nota a tutti come “mamma Giulia”, dà vita a un piccolo laboratorio nella piazza di Sansepolcro.
Una pasta fatta con l’allora sconosciuto grano duro, importato dalla Puglia, e destinata a conquistare in poco tempo l’Italia e il mondo.
Alla fine degli anni Ottanta, Nestlè decise di ristrutturare Villa Fatti, inaugurata poi nel 1992. Nel corso degli anni, in questo centro d'eccellenza sono state portate avanti grandi ricerche e raggiunte scoperte innovative, sempre nel rispetto della tradizione italiana.
Qui sono stati registrati brevetti che ora appartengono alla Nestlè e compiuti i primi test per la messa sul mercato di prodotti semi-pronti, come ad esempio la pizza e i rotoli di pasta pronta.
Presso Villa Fatti veniva anche effettuata l’analisi delle acque della città, per garantire un livello uniforme di sapore della pasta. Alla fine degli anni Settanta furono testati i primi prodotti bio, quando ancora il termine non era di uso comune.
Dopo il trasferimento, resterà solo lo stabilimento che conta poco più di 300 addetti ma è di proprietà del gruppo Newlat e continuerà il suo lavoro fatto di produzione di pasta e fette biscottate.
Il saluto di Mauro Cornioli, sindaco di Sansepolcro, non lascia speranze: “c’è amarezza, è un pezzo di Buitoni che se ne va”.
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