Addio a FICO. Oscar Farinetti lascia spazio a un nuovo progetto

Ai microfoni di Radio24 Oscar Farinetti annuncia il fallimento del suo progetto FICO che a dicembre chiuderà per riaprire con il nome di Grand Tour Italia

22 Sett 2023 - 15:19
Addio a FICO. Oscar Farinetti lascia spazio a un nuovo progetto

Il progetto imprenditoriale di FICO è sicuramente stato tra quelli più ambiziosi di Oscar Farinetti, fondatore di Eataly che aveva inaugurato a Bologna nel 2017 il primo parco tematico al mondo dedicato al cibo italiano, sulla scia dell’entusiasmo dell’Expo Milano 2015. 
Più di 100.000 metri quadri - arricchiti da campi e stalle - nati per far conoscere la varietà delle produzioni agricole nostrane, le eccellenze enogastronomiche e la sapienza degli “artigiani del cibo” attraverso fabbriche, negozi, ristoranti.
Dopo una prima fase di grande successo FICO ha però smesso di attirare l’attenzione dei visitatori a causa di diverse difficoltà che hanno visto anche i partner commerciali abbandonare il progetto. Un periodo di deficit aggravato dall’emergenza Covid ha portato a una irrimandabile recente decisione, ovvero la chiusura.

Parlando ai microfoni di Radio24 Oscar Farinetti, ammette il fallimento e gli errori del suo progetto: "tra le cose che non mi sono venute propriamente bene diciamo che Fico è una di queste, anche se, detto tra parentesi, a me continua a piacere da morire ogni volta che ci vado” aggiungendo: “in genere gli imprenditori quando una cosa va male dicono ‘non siamo stati compresi’, invece la probabilità è che su questo progetto sono io che mi spiegato male. Quindi Fico va rivisto".

La tenacia imprenditoriale di Farinetti e la sua grande passione per questo progetto lo ha portato acquisire la società di gestione di FICO che ad aprile, dopo 4 mesi di chiusura per lavori di adeguamento, riaprirà con una nuova identità, ovvero Grand Tour Italia. Come continua a spiegare a Radio 24 l'imprenditore, il nuovo spazio “rappresenterà il viaggio, il viaggio nell’Italia delle regioni: si entrerà in Val D’Aosta, si uscirà dalla Sicilia e dalla Sardegna passando in mezzo a tutte le regioni italiane. Racconteremo la biodiversità italiana, con le osterie provenienti dal mondo slow food che cambieranno tutti i mesi, grandi aree didattiche, regioni che porteranno lì le loro feste locali e folkloristiche”.  Nei piani anche la riconferma di tutti i partner e la volontà di non lasciare a casa nessun lavoratore e la promessa che il grande parco tematico "tornerà più grande e più bello di prima".

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