Albergatori di Rapallo e Zoagli fanno rete contro Booking

24 Lug 2019 - 03:38
Albergatori di Rapallo e Zoagli fanno rete contro Booking
La vita degli albergatori in un mondo che pullula di siti di prenotazione online (le OTA, Online Travel Agency) e di "ospitalità sommersa" è diventata davvero difficile. Ma quando si è in grado di fare rete contro gli ostacoli, allora non c'è colosso che tenga. È la storia del gruppo di albergatori che fanno capo all'Associazione albergatori di Rapallo e Zoagli, rappresentati da Giacomo Carpi, presidente dell'associazione. La querelle si pone con il colosso delle prenotazioni online Booking.com, il quale da qualche tempo chiede alle strutture il pagamento di un ulteriore 3% (su commissioni già molto alte) per fare apparire la propria inserzione fra le primissime posizioni.  width= Si legge nella descrizione del "Programma Preferiti" sul sito partner.booking.com: "Le strutture preferite hanno più visibilità nei risultati di ricerca e sono affiancate da un’icona a forma di pollice in su. In questo modo più clienti possono vedere che consigliamo la tua struttura per l’ottima performance su Booking.com, e capire che è una scelta popolare tra chi prenota". È per la visibilità che le strutture sono spinte a fare offerte dove il guadagno è marginale, non esiste o addirittura si trasforma in perdita, nella speranza di farsi un po' di pubblicità su quei portali che ormai gli utenti non riescono a fare a meno di consultare. Questa volta, però, gli albergatori hanno deciso di fare rete. Le 29 strutture di Rapallo e Zoagli hanno deciso che quell'ulteriore 3% era troppo e sono uscite in blocco dal programma "preferiti" di Booking, di fatto annullando la necessità di mettere in evidenza un'offerta rispetto alle altre laddove nessuno avrebbe usufruito del servizio. Un evento che non ha precedenti e che pone gli albergatori in netto vantaggio rispetto alla Online Travel Agency. È di certo una conquista di cui andare fieri quella degli albergatori di Rapallo e Zoagli, che si pongono come modello virtuoso di buona imprenditoria e di comunità. L'unione questa volta ha davvero "fatto la forza" per realtà che da sole non avrebbero mai potuto neanche porsi al confronto con il colosso, nato in Olanda ormai oltre 20 anni fa, ma che insieme ce l'hanno fatta.
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