Ambrogio Invernizzi di Latterie Inalpi al tavolo di confronto del "Patto per l'Export"

Ambrogio Invernizzi, Presidente Latterie Inalpi, ha preso parte per il settoriale alimentare al confronto sull "Patto per l'Export" voluto dal Ministro Di Maio

17 Apr 2020 - 01:35
Ambrogio Invernizzi di Latterie Inalpi al tavolo di confronto del "Patto per l'Export"
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento. Si è svolto lo scorso 14 aprile l’incontro, organizzato dalla Farnesina, e voluto dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, per un confronto sul “Patto per l’Export”, atto alla definizione delle priorità di intervento per favorire la ripartenza del Made in Italy. Sono quindi stati avviati appositi tavoli settoriali di confronto con il coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria e delle rappresentanze del mondo imprenditoriale italiano. L’incontro è stato coordinato dal Sottosegretario di Stato delegato, On. Manlio Di Stefano, coadiuvato dal Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese, Amb. Lorenzo Angeloni. Un importante momento di confronto, in questo complesso momento, al quale Confapi Cuneo è stata presente in prima linea, grazie alla partecipazione di Ambrogio Invernizzi – Presidente Latterie Inalpi SpA – delegato da Confapi Nazionale, al tavolo settoriale alimentare in qualità di relatore, affiancato dal dr. Maggiaro di Terre dei Principi. Invernizzi è stato quindi chiamato a portare le richieste e le proposte per l’industria alimentare, nell’ottica di un rilancio di un Made in Italy ricco di eccellenze e unicità. Un intervento che si è basato su tre proposte che favoriscano una maggiore possibilità, da parte dell’industria alimentare italiana, di accedere al mercato estero. Un primo passaggio, fondamentale per la possibilità di incrementare e favorire l’export dei prodotti italiani, è quello relativo alla creazione di nuovi accordi bilaterali con gli Stati extra UE, in tema di riconoscimento delle certificazioni soprattutto, per quanto riguarda il settore alimentare, in ambito sanitario. Le aziende italiane riscontrano infatti, una continua richiesta, da parte di molti paesi nel mondo, di certificazioni specifiche, che differiscono spesso di poco rispetto a quelle di cui dispongono, e che rendono complessa l’apertura verso nuovi mercati. Un meccanismo estremamente burocratizzato, che non riconosce in modo biunivoco le certificazioni europee e che costringe le aziende ad esborsi considerevoli per sostenere i costi relativi all’ottenimento delle attestazioni. Una procedura che mette in forte difficoltà soprattutto la piccola e media industria. Invernizzi ha quindi sottolineato come sia  necessaria la creazione di accordi bilaterali che consentano il riconoscimento delle certificazioni nel mondo e che seguano una logica legata a standard riconosciuti. Un secondo importante passo, indicato da Ambrogio Invernizzi, è stato quello invece rivolto all’ambito dell’assicurazione del credito verso l’estero, segnalando come sarebbe necessario avere da SACE – servizi assicurativi e finanziari per l’export - un maggiore supporto attraverso coperture più alte, estese anche a quei Paesi che oggi vengono indicati ad alto rischio. Pur risultando evidente che si tratta di un’operazione non scevra di incognite, che dovrebbe però essere valutata in questo particolare momento, nel quale, ha dichiarato il Presidente di Latterie Inalpi SpA, “è necessario che tutti sappiano guardare oltre ed includere il rischio imprenditoriale nelle proprie prospettive, per raggiungere obbiettivi comuni. Non è più questo il tempo dei soli passi cauti, ma si richiede, e non solo agli imprenditori, di avere capacità di iniziativa e carattere per affrontare operazioni che potranno essere di slancio per l’intera economia del Paese”. Ed infine, un suggerimento rivolto all’ottimizzazione della gestione della rete di enti esteri, vista come spunto per produrre indubbi vantaggi sulla crescita dell’export italiano. “Ritengo – ha dichiarato Invernizzi - che potrebbe essere rilevante conferire alle nostre Ambasciate, un incarico di coordinamento, che le renderebbe interlocutore unico, per la promozione del Made in Italy, per la creazione di nuovi canali di contatto, e per la gestione di tutti i passaggi necessari, sia nella fase di ingresso che in quella di gestione, delle aziende italiane all’estero. Sarebbe importante prevedere un sistema di premialità, attraverso il quale verificare la crescita dell’export nei singoli Paesi. Un meccanismo, aderente al sistema imprenditoriali, che avrebbe il pregio di diventare strumento di valutazione delle attività svolte, creando un relativo e proporzionale riconoscimento a coloro i quali raggiungano gli obbiettivi prefissati.” Proposte, idee, suggerimenti portati all’attenzione del Ministero, che hanno come obiettivo la ripartenza e la crescita del “mercato mondo”, quel luogo nel quale il Made in Italy, ha raccolto e raccoglierà nuovamente consensi e approvazioni. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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