Associazione Turismo e Ricettività: “Il settore riparte, ma Milano resta al palo”

Il turismo in Italia è ripartito, ma le richieste di prenotazione, come nel 2020, riguardano principalmente le destinazioni mare dell’estate. Per ATR serve un piano per rilanciare Milano.

7 Giu 2021 - 22:30
Associazione Turismo e Ricettività: “Il settore riparte, ma Milano resta al palo”

Il turismo in Italia è ripartito, ma le richieste di prenotazione, come nel 2020, riguardano principalmente le destinazioni mare dell’estate e toccano solo marginalmente le città d’arte. Con una differenza: c’è stato un anno di tempo per organizzarsi e Milano è rimasta indietro rispetto alle altre grandi città italiane. La constatazione arriva da ATR, l’associazione degli albergatori milanesi in seno a Confesercenti, che fa notare la poca attenzione delle amministrazioni locali nelle politiche per attrarre turisti, al contrario di altre aree metropolitane che, intuendo la complessità della ripartenza, si sono organizzate per tempo.

In questi giorni vediamo campagne di rilancio come 'Prossima Fermata Roma' e 'Regalati Firenze' che promuovono giustamente gli arrivi in due destinazioni che come Milano hanno bisogno di ritrovare gli afflussi di visitatori stranieri e da tutta Italia - spiega il presidente di ATR Rocco Salamone - Milano non si è mossa in questa direzione: abbiamo apprezzato il lavoro per il salvataggio del Salone del Mobile a settembre ma gli albergatori purtroppo faranno fatica in questi tre mesi estivi senza eventi di richiamo”.

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Il Presidente ATR Rocco Salomone

Per ATR manca soprattutto un piano di promozione all’estero per salvare l’estate dell’industria ricettiva: con la ripresa delle tratte aeree verso sempre più destinazioni e con l’arrivo dei così detti voli "covid tested" Milano potrebbe trarre benefici, ma rischia di vedere i turisti fuggire altrove. “Già a dicembre scorso avevamo chiesto l’apertura di un tavolo per discutere di come rilanciare il turismo, a cui ci è stato risposto che era tutto sotto controllo. Oggi però vediamo che le città che hanno utilizzato il periodo di chiusure per progettare una strategia ora possono raccogliere i frutti. - prosegue Salamone - Ci fa piacere vedere come Milano stia lanciando tanti nuovi progetti di riqualificazione in chiave di sostenibilità ambientale, ma non possiamo non notare come non stia facendo quasi nulla per raccontare anche ai potenziali turisti l’opportunità di visitare una città in forte evoluzione”. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]

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