Brazzale a Sigep 2025: premi, talk e novità di prodotto per i professionisti
Un Sigep di successo per Brazzale: l'azienda è stata premiata da Iginio Massari per “l’impegno costante nella ricerca e sviluppo di prodotti di eccellenza”
AZIENDE - A Sigep 2025 lo stand Brazzale è stato il palcoscenico di oltre 25 eventi e demo, con professionisti di calibro internazionale che hanno espresso attraverso le loro preparazioni l’apprezzamento per i prodotti che Brazzale mette a disposizione della loro arte. Dal maestro Iginio Massari a Günther Koerffer, il pasticcere che ha realizzato, tra l’altro, la wedding cake della principessa Victoria di Svezia, senza dimeticare scuole e associazioni: la scuola Dolce&Salato di Aniello di Caprio e Giuseppe Daddio, i maestri dell’Accademia del Lievito Madre e del Panettone Italiano, guidata dal presidente Claudio Gatti, l’Apei (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza italiana), presieduta da Iginio Massari e l’Ampi (Accademia Maestri Pasticceri Italiani) con il suo presidente, Sal de Riso. “È stata un’edizione memorabile di Sigep, che si conferma un’occasione unica per incontrare professionisti di altissimo livello. A loro va il nostro ringraziamento, perché ci hanno onorato della loro presenza e attestato il valore dei prodotti Brazzale che utilizzano nei loro laboratori di pasticceria. Il nostro lavoro si fonda proprio sul dialogo e sul confronto costante con i protagonisti di questo settore, nel quale cerchiamo di portare soluzioni innovative, anche grazie al lavoro del centro di ricerca interno Brazzale Science Center, capaci di coniugare l’eccellenza alla componente di servizio. E posso anticipare che siamo già al lavoro per Sigep 2026”, spiega Rita Marchesini, responsabile marketing dell’azienda.
Negli incontri di Rimini si è parlato a lungo di selezione e cura del latte, quello con cui si produce il Gran Moravia, re della produzione Brazzale che, per il foodservice, è disponibile in stagionature ideali per le diverse preparazioni, compreso quello più giovane, molto richiesto dal bakery e dalla pasticceria salata.
Ma anche del latte con cui Brazzale produce la sua gamma di burri per i professionisti, a cominciare dal Burro Superiore Fratelli Brazzale, e delle sue insostituibili caratteristiche nutrizionali, al centro dell’incontro promosso da IEG (Italian Exhibition Group) al Sustainability District, nel Padiglione 1 di SIGEP. Un talk, sabato 18 gennaio alle 17:30, dal titolo “LA SOSTENIBILITÀ NUTRIZIONALE DEL LATTE”, che ha visto protagonisti tre prestigiosi ospiti internazionali: Thanawat Tiensin, direttore della divisione produzione e salute animale (NSA) e assistente del direttore generale della Fao; Piercristiano Brazzale, ex presidente, membro onorario della Federazione Internazionale del Latte (Fil-Idf), Elisabetta Bernardi, nutrizionista, biologa e volto noto della Tv.
Iginio Massari premia la famiglia Brazzale per “l’impegno costante nella ricerca e sviluppo di prodotti di eccellenza”
Nella seconda giornata di Sigep, dalle mani del maestro Iginio Massari, presidente di Apei (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana), Roberto Brazzale ha ricevuto la prestigiosa medaglia d'oro, un premio che l'associazione conferisce, come ha spiegato il Maestro, "ad aziende partner che condividono il percorso di valorizzazione dell’alta pasticceria avviato dall’associazione e ne condividono il sistema valoriale che anima la programmazione degli eventi". In particolare, Brazzale è stata premiata con la Medaglia d’Oro al Merito “per l’impegno costante nella ricerca e sviluppo di prodotti di eccellenza come il burro e il latte speciale per gelato”. La medaglia d'oro al merito, si legge nel premio, va a Brazzale perché "ha raggiunto risultati di grande valore scientifico, riconosciuti a livello internazionale. Grazie all'innovazione ed alla qualità, la famiglia Brazzale ha contribuito significativamente al progresso del settore alimentare, consolidando il ruolo dell'Italia come leader nel mondo".
Il ruolo dei prodotti lattiero caseari è cruciale: l’incontro sulla sostenibilità nutrizionale del latte al Sustainability District
Quando si tratta di ambiente e diete sostenibili, il settore lattiero-caseario svolge un ruolo strategico. È da questo assunto che Thanawat Tiensin, direttore della divisione produzione e salute animale (NSA) e assistente del direttore generale della Fao; Piercristiano Brazzale, ex presidente, membro onorario della Federazione Internazionale del Latte (Fil-Idf) e leader della Paris Dairy Declaration ed Elisabetta Bernardi, nutrizionista, biologa e volto noto della Tv, sono partiti per affrontare il tema della sostenibilità nutrizionale del latte, nell’incontro organizzato da IEG (Italian Exhibition Group) che si è tenuto al Sustainability District. “Questi prodotti sono un elemento fondamentale di qualsiasi dieta equilibrata, hanno un valore nutrizionale senza pari e sono essenziali per soddisfare gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall'ONU. In un pianeta abitato da oltre sette miliardi di persone, il lattiero-caseario globale coinvolge, sul piano professionale, un milione di persone e ne nutre quotidianamente circa sei miliardi. Questa filiera non è parte del problema, bensì della soluzione al cambiamento climatico”, ha subito spiegato Piercristiano Brazzale. Elisabetta Bernardi è entrata poi nel merito del valore nutrizionale del latte e dei suoi derivati, ricordando che questi prodotti sono insostituibili per una dieta equilibrata. “Quando si parla delle emissioni di gas effetto serra sull’ambiente bisogna anche valutare l’apporto nutritivo degli alimenti. Un pezzetto di formaggio, ad esempio, eguaglia la quantità di amminoacidi di due piatti di pasta e fagioli che però forniscono quasi mille calorie, al tempo stesso. Latte e derivati sono efficienti dal punto di vista nutrizionale perché apportano nutrienti, con una biodisponibilità maggiore rispetto agli alimenti di origine vegetale”. Un punto di vista sostenuto anche dalla Fao, che nell’ultimo periodo ha puntato i riflettori sul valore unico dei prodotti lattiero caseari. Come ha ribadito a Rimini Thanawat Tiensin: “Oggi stiamo nutrendo un miliardo di persone ma la nostra sfida è come fare a nutrire 10 miliardi di persone entro il 2050. In questo scenario, il ruolo dei prodotti lattiero-caseari è cruciale”.
Ingredienti, alta pasticceria e sfide internazionali: i talk
A caratterizzare questa edizione del Sigep, per Brazzale, sono ancora una volta anche gli incontri, lo scambio di idee, il confronto fra visioni e la ricerca continua di un punto di vista coraggioso e diverso, che non si adegui all’abitudine e al ‘già fatto’, che sia capace di interpretare e anticipare le tendenze.
Fra questi il talk “Pasticceria D'autore - Industria - Grande Distribuzione: un sodalizio di passioni e di ricerca della perfezione”, nel quale Iginio Massari, Maestro Pasticcere e Presidente di Apei (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana), Michele Piccolo (Piccolo Supermercati, che ha vinto il premio CX Store Award per i suoi laboratori di panificazione e pasticceria), Roberto Brazzale (presidente Brazzale), Francesco Elmi con Claudio Gatti (Accademia dei Maestri del lievito Madre e Panettone Italiano) e Daniele Tirelli (Responsabile indagine CX Store), si sono confrontati sul trend dell’alta pasticceria in Gdo, anche partendo dall’esperienza dei supermercati Piccolo, e su come questi due canali, l’alta pasticceria e la distribuzione, debbano puntare entrambi su materie prime di altissima qualità, che sappiano valorizzare preparazioni anche complesse come i grandi lievitati.
Nella stessa giornata, l’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e Panettone Italiano ha presentato il prossimo Mondiale del Panettone, evento di cui Brazzale è partner dal suo debutto, sfida che diventa sempre più internazionale. La caratteristica del Mondiale del Panettone a squadre, infatti, è proprio quella di aprirsi ai migliori maestri pasticcieri del mondo, in una competizione internazionale organizzata dall’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano, che raccoglie e mette in gara talenti, visioni e artisti di livello ineguagliabile. Intorno ad un prodotto, il panettone, che sta diventando ambasciatore non solo dell’alta pasticceria ma anche di un modo di fare le cose, attento ad ogni dettaglio e votato alla costante ricerca. Una vicinanza, anche ideale, che Brazzale, prima di tutto con il suo Burro Superiore Fratelli Brazzale, ideale per i grandi lievitati, conferma anche per la prossima edizione.
La novità di prodotto:
Burro delle Alpi Pro a basso contenuto di sodio con Levosod-Pro
Le attuali direttive nutrizionali sono molto chiare: meno sale, più salute. Il nostro organismo ha bisogno di sale, insomma, ma in quantità limitate. Grazie al costante lavoro di ricerca e applicazione del Brazzale Science Center, l’azienda ha sviluppato una novità che consente di conciliare sapidità e salute: Burro delle Alpi Pro a basso contenuto di sodio con Levosod-Pro. Un sapiente dosaggio del cloruro di sodio in fase di produzione, attraverso l’impiego di sedano selvatico, un sinergizzante assolutamente naturale trasformato in polvere con tecnologia stabilizzante (Levosod-Pro), consente di standardizzare il contenuto di cloruro sodico (sale) nel burro delle Alpi Pro Brazzale. La sinergia fra sodio cloruro e levistico gli conferisce una sapidità equivalente e più ricca e lo rende perfetto nelle preparazioni alimentari in cui il burro è tradizionalmente impiegato, permettendo allo stesso tempo una ridotta assunzione di sodio. Questo prodotto, nel formato da 5 Kg, è rivolto agli utilizzatori professionali: l’impiego di burro delle Alpi Pro Brazzale con Levosod-Pro, infatti, garantisce sapidità standardizzabile, con più ricca caratterizzazione, alle preparazioni alimentari classiche e gourmet.
La novità è frutto del lavoro del ramo d’azienda dedicato ai Burri Speciali e dell’attività integrata del Brazzale Science Nutrition&Food Research Center (Bsc), il centro di ricerca diretto da due autorità indiscusse nel campo della tecnologia alimentare: il professor Fernando Tateo, Ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari UniMi e Direttore Scientifico del Bsc, e la professoressa Monica Bononi, Associato di Scienze e Tecnologie Alimentari UniMi e Responsabile del Progetto Analitico del Bsc. “Ogni nostro prodotto è il risultato finale di studio e competenze di professionisti impegnati a interpretare ciò che la natura ci offre. Riuscire a conservare la completezza di ciò che è naturale è un nostro preciso impegno. Riuscire a rendere partecipi di questa nostra filosofia gli artisti del settore dell’arte bianca è il nostro auspicio”, spiega Rita Marchesini, marketing manager dell’azienda.
Brazzale spa è la più antica impresa lattiero casearia italiana, attiva senza interruzioni almeno dal 1784 (esistono documenti che attestano l’attività di famiglia già dalla metà del Seicento). La famiglia Brazzale originaria dell’altopiano di Asiago scende dal Monte di Calvene a Zanè nel 1898 per avvicinarsi a Thiene, importante centro di mercato e di logistica ferroviaria. Negli anni 20 del Novecento costruisce il primo burrificio industriale con macchine confezionatrici e celle frigorifere, utilizzate anche dagli ospedali del comprensorio. Tra le due guerre la famiglia Brazzale, che ha depositi a Roma ed in Istria, oltre alla storica produzione di burro che prende il marchio Burro delle Alpi, inizia la stagionatura e commercializzazione dei formaggi grana piacentini e lodigiani, che per prima inizia a produrre nel Veneto da dopo la Seconda guerra mondiale. Nel 1954 fonda il Consorzio del Grana Padano ed in quegli anni realizza il nuovo burrificio industriale di Zanè. Gli anni del boom economico sono incalzanti e nel 1968 la famiglia Brazzale realizza il grande caseificio da grana a Campodoro (Pd), con annesso allevamento suinicolo. Nel 1979 nasce il marchio Alpilatte per identificare la linea di prodotti UHT. Il comm. Giovanni Brazzale, patriarca novecentesco, è per molti anni presidente della Banca Popolare di Thiene. Mentre le attività crescono in Italia ed all’estero, si susseguono le generazioni ed all’inizio degli anni 2000 i fratelli Gianni, Roberto e Piercristiano Brazzale, nati e cresciuti a Thiene, prendono il controllo del gruppo realizzando un piano di internazionalizzazione in sintonia con le straordinarie opportunità offerte dai cambiamenti storici di fine ‘900. Dal 2000 danno il via al progetto Gran Moravia, in Repubblica Ceca, ed al progetto “Ouro Branco-Silvipastoril” in Brasile. Nel 2002 realizzano la fusione delle attività industriali con la famiglia di Antonio e Roberto Zaupa di Monte di Malo, specialisti nelle paste filate. Il resto è storia recente. Oggi il gruppo impiega oggi circa 900 addetti, dei quali la metà in Italia, il triplo rispetto al 2000. Raccoglie circa 250 milioni di litri di latte all’anno, produce circa 35.000 tonnellate di prodotti finiti, esportati in oltre 60 paesi nel mondo. Ha creato una propria catena di vendita al dettaglio di 25 negozi per 1,5 mln di clienti ed esercita l’attività in 10 stabilimenti tra Italia, Repubblica ceca, Brasile e Cina. Proprio di recente ha rafforzato la sua presenza nell’alto vicentino con l’apertura del più grande magazzino robotizzato al mondo per formaggi grana, il nuovo impianto di burri speciali di Cogollo del Cengio ed il costruendo centro logistico di Marano Vicentino. Brazzale rappresenta un caso unico in Italia di azienda lattiero casearia fortemente innovativa, perfino rivoluzionaria, capace di espandere la propria catena produttiva fuori dalle corporazioni nazionali su scala internazionale mantenendo fortissimo radicamento e creazione di valore locali, con la creazione di nuovi prodotti evoluzione della tradizione. Nel 2011 ha creato la prima Filiera Ecosostenibile certificata, nel 2013 quantificato per prima il Waterfootprint, nel 2018 ha raggiunto per prima nel settore la neutralità di carbonio grazie alla piantagione di 1,5 milioni di alberi sui propri terreni in Brasile. Nel 2021, prima azienda del settore, ha creato il dipartimento scientifico tecnologico Brazzale Science Center assieme all’Università Statale di Milano. Grazie anche all’apprezzamento internazionale del modello Brazzale, il dr. Piercristiano, responsabile tecnologico del gruppo, dal 2020 al 2024 è stato presidente della Federazione Mondiale del Latte FIL-IDF, la prima volta per un italiano; oggi è membro onorario della FIL/IDF e leader della Paris Dairy Declaration. Gian Battista Brazzale è presidente nazionale di Assocaseari.
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