Cina. L'indagine sull'importazione dei liquori europei fa tremare i colossi del beverage

La Cina annuncia un'indagine antidumping nei confronti di liquori provenienti dall'Unione Europea. Conseguenze sui titoli in borsa per i colossi del settore

8 Gen 2024 - 09:58
Cina. L'indagine sull'importazione dei liquori europei fa tremare i colossi del beverage

Il mondo del beverage è stato scosso da una notizia che arriva dall’Oriente.
Nei giorni scorsi è stata infatti annunciato l'avvio di un’indagine per dumping da parte della Cina per alcolici provenienti dall’Europa. I riflettori sono puntati soprattutto su cognac brandy.

Facciamo un passo indietro e chiariamo innanzitutto cos’è il dumping: nel vocabolario economico per dumping si intende la vendita di una merce su mercato estero a prezzi inferiori di quelli praticati sul mercato interno generalmente con il supporto dello Stato.
A questo punto bisogna tornare indietro nel tempo a fine novembre 2023 quando il Ministero del Commercio cinese riceve una segnalazione dalla China Wine Association riguardante l’importazione di alcolici a base di vino distillato in contenitori inferiori a 200 litri con origine UE. Secondo quando afferma l’agenzia internazionale Bloomberg, l’associazione è in possesso di documenti considerati tanto rilevanti da poter far avviare un’inchiesta per dumping prendendo in considerazione l’arco di tempo che va da ottobre 2022 a settembre 2023. 
Al contempo si indaga anche con l’accusa di danni industriali per il periodo che va da gennaio 2019 a settembre 2023.

Ovviamente non sono stati diffusi i nomi dei brand e delle imprese coinvolte che avranno 20 giorni per produrre le informazioni richieste riguardo l’importazione dei distillati; si stima che l’indagine si chiuderà tra 12 mesi. 
La notizia dell’apertura di questa indagine antidumping ha avuto pesanti ripercussioni in borsa per i colossi del settore. Nelle piazze di riferimento Campari  ha perso il 2,2%, Diageo segna un -2%, Pernod Ricard perde oltre il 5% e Remy Cointreau oltre il 10%. Comprensibili i timori su questo fronte, tenendo conto che, come riporta IlSole24Ore nei primi undici mesi dell’anno scorso la Cina ha importato dall’Unione europea liquori da vino d’uva distillato per un valore di 1,57 miliardi di dollari.

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