Cocktail low alcool: 5 consigli e 3 ricette per conquistare clienti o ospiti

I cocktail a bassa gradazione alcolica stanno guadagnando sempre più popolarità. Ecco cinque consigli e tre ricette per conquistare clienti o ospiti

5 Giu 2024 - 09:42
Cocktail low alcool: 5 consigli e 3 ricette per conquistare clienti o ospiti

Ultimamente il mondo del beverage alcolico è cambiato. Merito da un lato della crescente attenzione per stili di vita salutari, dall’altro dei controlli del tasso alcolemico sempre più diffusi. Il risultato è che nelle drink list i cocktail a bassa gradazione alcolica acquistano sempre più spazio. E sia chiaro: le miscele a bassa gradazione (ovvero, sotto i 21 gradi) non sono destinate a restare una moda passeggera, ma costituiscono un segmento di mercato destinato a diventare sempre più forte. Detto ciò, dal punto di vista della preparazione, a differenza di quanto si potrebbe supporre, sono più difficili dei drink alcolici. Ma non scoraggiarti! Vuoi stupire clienti o ospiti? Ecco cosa devi sapere.

CINQUE TIPS PER REALIZZARE OTTIMI DRINK LOW ALCOOL

  1. IL LIBRO DA LEGGERE
    Testo imperdibile sul tema è Cocktail Low Alcool del bartender Diego Ferrari (edito da Biblioteca Culinaria), una sorta di guida dalla A alla Z sull’argomento.
  2. STUDIARE I PRODOTTI SUL MERCATO
    Ormai sul mercato ci sono numerosi prodotti pensati proprio per questo tipo di miscelazione, anche se molti sono ancora poco noti. Il consiglio? Fai un’attenta ricerca: ti consentirà di individuare una varietà di referenze in grado di coprire ogni esigenza.
  3. PARTIRE DAI CLASSICI
    La strada migliore è partire dalla rivisitazione dei classici. “Reinterpretare miscele note consente di mettere a proprio agio gli ospiti che, anche nella ricerca di drink poco alcolici, sono rassicurati nel trovare cocktail dai nomi già conosciuti e familiari”, osserva Diego Ferrari.
  4. CREARE DEI SIGNATURE
    Una volta creata la “base” di classici, si possono realizzare dei twist sostituendo uno o più spirit, partendo dai cocktail più semplici (come lo Spritz) per passare poi all’elaborazione di ricette più particolari come Mojito, Mule o Bloody Mary.
  5. QUALI PRODOTTI USARE?
    Dal sakè al soju dai succhi citrici freschi alla frutta.

TRE RICETTE DI COCKTAIL LOW ALCOOL DI DIEGO FERRARI

P31 Green Spritz

Tecnica: Build

Ingredienti:

  • 40 ml P31 Aperitivo Green
  • 60 ml Martini Prosecco Doc
  • Soda

Garnish: fettine di lime

Dirty Sakè

Tecnica: Shake

Ingredienti:

  • 10 ml vermouth Martini extra dry
  • 2 olive verdi denocciolate + 2 cucchiai di salamoia
  • 80 ml sakè

Garnish: oliva

Cavedio (twist del Bloody Mary)

Tecnica: throwing

Ingredienti:

  • Sale
  • Pepe nero
  • 10 ml salsa Worcestershire
  • 10 ml Porto rosso
  • 1 foglia di basilico
  • 15 ml succo di limone
  • 30 ml liquore alla liquirizia
  • 4 gocce tabasco
  • 130 ml succo di pomodoro

Garnish: crusta di sale e sedano in polvere, foglia di basilico

Preparazione: bagnare leggermente il bordo esterno del bicchiere con mezzo limone, appoggiarlo su un piattino contenente il sale e il sedano in polvere facendolo aderire alla superficie inumidita. Versare in un tin o in un Boston tutti gli ingredienti, inclusa la foglia di basilico, quindi aggiungere abbondante ghiaccio e, tramite throwing, passare il liquido da un tin all’altro (munito di strainer) per 6 o 7 volte circa, così da miscelare, ossigenare e raffreddare il cocktail; infine mettere dei cubetti di ghiaccio nel bicchiere e versare il cocktail, il tutto senza danneggiare la crusta.

PHOTO CREDIT: BIBLIOTECA CULINARIA - Pasquale Formisano

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