Cocktail low alcool: 5 consigli e 3 ricette per conquistare clienti o ospiti
I cocktail a bassa gradazione alcolica stanno guadagnando sempre più popolarità. Ecco cinque consigli e tre ricette per conquistare clienti o ospiti
Ultimamente il mondo del beverage alcolico è cambiato. Merito da un lato della crescente attenzione per stili di vita salutari, dall’altro dei controlli del tasso alcolemico sempre più diffusi. Il risultato è che nelle drink list i cocktail a bassa gradazione alcolica acquistano sempre più spazio. E sia chiaro: le miscele a bassa gradazione (ovvero, sotto i 21 gradi) non sono destinate a restare una moda passeggera, ma costituiscono un segmento di mercato destinato a diventare sempre più forte. Detto ciò, dal punto di vista della preparazione, a differenza di quanto si potrebbe supporre, sono più difficili dei drink alcolici. Ma non scoraggiarti! Vuoi stupire clienti o ospiti? Ecco cosa devi sapere.
CINQUE TIPS PER REALIZZARE OTTIMI DRINK LOW ALCOOL
- IL LIBRO DA LEGGERE
Testo imperdibile sul tema è Cocktail Low Alcool del bartender Diego Ferrari (edito da Biblioteca Culinaria), una sorta di guida dalla A alla Z sull’argomento. - STUDIARE I PRODOTTI SUL MERCATO
Ormai sul mercato ci sono numerosi prodotti pensati proprio per questo tipo di miscelazione, anche se molti sono ancora poco noti. Il consiglio? Fai un’attenta ricerca: ti consentirà di individuare una varietà di referenze in grado di coprire ogni esigenza. - PARTIRE DAI CLASSICI
La strada migliore è partire dalla rivisitazione dei classici. “Reinterpretare miscele note consente di mettere a proprio agio gli ospiti che, anche nella ricerca di drink poco alcolici, sono rassicurati nel trovare cocktail dai nomi già conosciuti e familiari”, osserva Diego Ferrari. - CREARE DEI SIGNATURE
Una volta creata la “base” di classici, si possono realizzare dei twist sostituendo uno o più spirit, partendo dai cocktail più semplici (come lo Spritz) per passare poi all’elaborazione di ricette più particolari come Mojito, Mule o Bloody Mary. - QUALI PRODOTTI USARE?
Dal sakè al soju dai succhi citrici freschi alla frutta.
TRE RICETTE DI COCKTAIL LOW ALCOOL DI DIEGO FERRARI
P31 Green Spritz
Tecnica: Build
Ingredienti:
- 40 ml P31 Aperitivo Green
- 60 ml Martini Prosecco Doc
- Soda
Garnish: fettine di lime
Dirty Sakè
Tecnica: Shake
Ingredienti:
- 10 ml vermouth Martini extra dry
- 2 olive verdi denocciolate + 2 cucchiai di salamoia
- 80 ml sakè
Garnish: oliva
Cavedio (twist del Bloody Mary)
Tecnica: throwing
Ingredienti:
- Sale
- Pepe nero
- 10 ml salsa Worcestershire
- 10 ml Porto rosso
- 1 foglia di basilico
- 15 ml succo di limone
- 30 ml liquore alla liquirizia
- 4 gocce tabasco
- 130 ml succo di pomodoro
Garnish: crusta di sale e sedano in polvere, foglia di basilico
Preparazione: bagnare leggermente il bordo esterno del bicchiere con mezzo limone, appoggiarlo su un piattino contenente il sale e il sedano in polvere facendolo aderire alla superficie inumidita. Versare in un tin o in un Boston tutti gli ingredienti, inclusa la foglia di basilico, quindi aggiungere abbondante ghiaccio e, tramite throwing, passare il liquido da un tin all’altro (munito di strainer) per 6 o 7 volte circa, così da miscelare, ossigenare e raffreddare il cocktail; infine mettere dei cubetti di ghiaccio nel bicchiere e versare il cocktail, il tutto senza danneggiare la crusta.
PHOTO CREDIT: BIBLIOTECA CULINARIA - Pasquale Formisano
Horecanews.it informa ogni giorno i propri lettori su notizie, indagini e ricerche legate alla ristorazione, piatti tipici, ingredienti, ricette, consigli e iniziative degli chef e barman, eventi Horeca e Foodservice, con il coinvolgimento e la collaborazione delle aziende e dei protagonisti che fanno parte dei settori pasticceria, gelateria, pizzeria, caffè, ospitalità, food e beverage, mixology e cocktail, food delivery, offerte di lavoro, marketing, premi e riconoscimenti, distribuzione Horeca, Catering, retail e tanto altro!
Puoi ascoltare le nostre notizie in formato audio anche su: Spreaker, Spotify, Apple Podcast, Google Podcast, Deezer, Castbox.