Global mixology: partnership Hamilton-Jaguar, crisi UK per Horeca e alcol, Maura Milia torna a Londra

BAR & WINE - Rabbia e sconforto fra gli imprenditori dell’Horeca e degli alcolici nel Regno Unito: “Il governo affossa il settore a suon di tasse”. La nota bartender e manager italiana Maura Milia e il marito tornano a Londra delusi dal Messico, già finita l’avventura del Cafè Arixi ispirato alla Sardegna. Lewis Hamilton, dal flop in Ferrari all’accordo con Jaguar JMB per… far correre il suo distillato di agave analcolico. Le notizie della settimana sul mondo di cocktail bar e distillati selezionate dai media internazionali.

Uk, “dal governo pioggia di tasse su Horeca e alcolici”

La legge di Bilancio appena approvata nel Regno Unito rischia di trasformarsi in un’ecatombe per l’ospitalità e l’industria degli alcolici britanniche. La cancelliera Rachel Reeves ha annunciato che l'imposta sull'alcol aumenterà in linea con l'Indice dei prezzi al dettaglio a partire dal 1° febbraio 2026, suscitando dure proteste da parte delle organizzazioni di categoria, come si legge su Drinks International.

Per la Wine and Spirit Trade Association (WSTA) "nel giro di un anno i prezzi di vino e distillati aumenteranno di quasi una sterlina a bottiglia" (circa 1,15 euro, ndr) e il provvedimento colpirà un comparto già scosso dagli aumenti fiscali introdotti lo scorso febbraio, dall’incremento del salario minimo e dai dazi. E potrebbe rivelarsi un boomerang per lo stesso bilancio dello Stato: la Scotch Whisky Association (SWA) ha sottolineato che "il precedente aumento del 3,65% dell'imposta sugli alcolici ha ridotto i ricavi del settore del 7%, causando una perdita per il Tesoro di 150 milioni di sterline".

I contenuti della legge, riporta The Drinks Business, sconcertano anche le associazioni dell’Horeca, le quali hanno calcolato che, una volta entrate in vigore tutte le misure previste, un pub medio britannico pagherà 12.900 sterline in più (poco meno di 15mila euro) nei prossimi tre anni solo in tasse sul commercio, escludendo i costi legati all'aumento del salario minimo e al già citato imminente adeguamento delle accise sugli alcolici. Tanto più che, ad aprile, non saranno prorogate le agevolazioni fiscali introdotte nel periodo del Covid. Si teme quindi una nuova ondata di chiusure, dopo che negli ultimi cinque anni oltre duemila pub hanno cessato l’attività nel Paese.

Maura Milia e il marito tornano a Londra, già finita l’avventura messicana di Cafè Arixi

È già terminata l’avventura del Cafè Arixi, il bar ristorante di ispirazione sarda lanciato lo scorso gennaio a Città del Messico dalla nota bartender italiana Maura Milia, già bar manager del mitico Connaught Bar di Londra (diretto da Ago Perrone con Giorgio Bargiani), e dal marito Alex Lawrence, managing director della società di consulenza in bar e cocktail Mr Lyan, in società con Walter Meyenberg, noto imprenditore dell’ospitalità nel Paese latinoamericano (ne avevamo parlato qui).

La coppia italo-britannica (Arixi è il nome del piccolo paesino in cui Maura è nata, nel Sud Sardegna) si era trasferita in Messico un anno e mezzo fa, autofinanziandosi, e aveva collaborato con Meyenberg anche nell’apertura di altri due locali, Outline nella capitale e Copal a Oaxaca. Ora è tornata in Inghilterra non nascondendo la propria delusione: “Non eravamo culturalmente allineati con il modo in cui venivano gestite l'attività e la comunicazione. Abbiamo deciso che era meglio non essere più coinvolti (…), che era meglio tornare a casa e ricostruire", ha spiegato Lawrence a The Spirits Business. E ha aggiunto: “Maura l’altro giorno ha detto che 'è stata come una vacanza molto lunga e molto brutta'".

I tre locali messicani avviati con il contributo dei coniugi Lawrence Milia dovrebbero comunque proseguire l’attività, anche se probabilmente il Cafè Arixi cambierà insegna e formato (attualmente su Google il locale è indicato come “chiuso definitivamente”). Ora si attende di conoscere la prossima avventura professionale di Maura Milia a Londra, mentre il marito torna a concentrarsi su Mr Lyan, con cui ha partecipato poche settimane fa al lancio del nuovo cocktail bar Seed Library a New York.

Lewis Hamilton, accordo con Jaguar (ma no, non quella Jaguar)

Concedeteci il gioco di parole nel titolo, ma sembra quasi un paradosso: mentre l’esperienza in Formula 1 con la Ferrari si sta rivelando (finora) a dir poco fallimentare, Lewis Hamilton (con il suo socio) si affida a Jaguar: non la celebre casa automobilistica inglese, bensì Jaguar Mezcal Boutique (JMB), distributore tedesco specializzato di distillati premium di agave che lancia in Germania Almave, il primo brand produttore di “spirit” di agave non alcolici, co-fondato nel 2023 dal sette volte campione del mondo di F1 e dal master distiller messicano specializzato in agave Iván Saldaña.

L’accordo, riferisce The Spirits Business, è stato siglato attraverso AliasSmith, distributore europeo di Almave, che lo scorso settembre è sbarcato anche in Italia grazie alla partnership con Pernod Ricard, dal 2024 socio di minoranza del produttore messicano. L’offerta di Almave comprende due referenze, Ámbar e Blanco, realizzate con agave blu utilizzando tecniche tradizionali di produzione del tequila.

Leggi l'articolo anche su MixologyItalia.com