Collegium Cocorum 2025: la Federazione Italiana Cuochi celebra i maestri della cucina italiana
La Federazione Italiana Cuochi celebra oltre 320 chef con il Collegium Cocorum, tributo alla carriera e alla cucina italiana
ASSOCIAZIONi, ENTI E CONSORZI - La Federazione Italiana Cuochi (FIC), unica associazione di categoria giuridicamente riconosciuta nel Paese e rappresentante di migliaia di professionisti della ristorazione in Italia e nel mondo, ha presentato lo scorso 5 novembre l’iniziativa “Collegium Cocorum”, un prestigioso tributo alla carriera destinato a oltre 320 chef italiani che hanno onorato la professione con più di venticinque anni di attività.
La cerimonia, condotta dal giornalista Federico Ruffo (Mi Manda Rai3), si è aperta con un video celebrativo e con gli interventi istituzionali dell’Assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, che ha evidenziato il valore della cultura gastronomica come parte integrante del patrimonio identitario nazionale.
Riconoscimenti e premi speciali
Durante l’evento, la Federazione ha inoltre conferito il collare “Amici dei Cuochi” a personalità di rilievo del mondo della cultura e della comunicazione, da sempre vicine alla categoria: Eleonora Cozzella, Capo editore de Il Gusto di La Repubblica; Luigi Cremona, figura storica della critica gastronomica; Simona Vitali e Luigi Franchi di Sala & Cucina; Aldo Cursano, Presidente vicario FIPE; Giustino Catalano, direttore di Di Testa e di Gola; Massimo Di Cintio, giornalista gastronomico; Pietro Pio Pitzalis, direttore di Reporter Gourmet; e due figure profondamente legate alla storia della Federazione: Antonio Iacona, responsabile della rivista ufficiale Il Cuoco, e Pierpaolo Ottone, padre spirituale della FIC.
«Con il Collegium Cocorum celebriamo i maestri che hanno fatto grande la cucina italiana, testimoni di valori autentici, di sacrificio e di identità professionale», ha dichiarato Rocco Cristiano Pozzulo, Presidente Nazionale della FIC. «La Federazione continuerà a impegnarsi per il riconoscimento giuridico della figura del cuoco e per la valorizzazione delle nuove generazioni, affinché la nostra cucina resti un simbolo vivo e universale del Made in Italy», ha aggiunto.
L’incontro ha ospitato anche un contributo del conduttore televisivo Roberto Giacobbo, che ha dedicato una riflessione al ruolo del cuoco e alla cucina del futuro, definendo i professionisti del gusto come “custodi della conoscenza e ambasciatori dell’identità italiana nel mondo”.
Momento di particolare rilievo è stato l’intervento del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, On. Francesco Lollobrigida, che ha ribadito l’impegno del Governo e della FIC nella Candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, la cui decisione è attesa entro la fine dell’anno. «La cucina italiana è un patrimonio di conoscenze, tradizioni e sostenibilità che unisce l’Italia e racconta la nostra identità al mondo. La candidatura all’UNESCO rappresenta un atto d’amore verso chi ogni giorno, come i cuochi italiani, custodisce e rinnova questa eredità», ha affermato il Ministro.
Una celebrazione della professione e della tradizione
Nel corso della giornata sono stati premiati gli chef provenienti da tutte le Unioni Regionali e dalle Associazioni Estere FIC, che hanno calcato il palco in un clima di entusiasmo e orgoglio professionale.
Il Teatro Ghione di Roma, gremito di “toque bianche”, ha offerto uno spettacolo emozionante, simbolo della coesione e della forza della grande famiglia dei cuochi italiani.
In chiusura, il Segretario Generale della Federazione, insieme al team della segreteria FIC e ai membri della Giunta Esecutiva, ha ricordato come il Collegium Cocorum rappresenti oggi la moderna eredità dell’antica istituzione dedicata all’arte culinaria, nata nella Roma imperiale ai tempi di Augusto.






