Gavi lancia la carta del vino responsabile
Lanciata dal Consorzio Gavi in occasione dell'assegnazione dei premi "La Buona Italia" avvenuta ad Alessandria, è nata la carta del vino responsabile: dieci buone pratiche sulla filiera vitivinicola sottoscritte dai consorzi di alcuni tra i marchi più importanti italiani.
La carta del vino responsabile è stata firmata da produttori, amministratori pubblici, esperti, comunicatori del vino, dirigenti di azienda, persone impegnate sulla responsabilità sociale di impresa.
Tra i sottoscrittori dirigenti dei consorzi per la tutela del Franciacorta, del Marchio Storico Lambruschi Modenesi, del Valpolicella, della Regione Piemonte, della Camera di Commercio di Milano, i produttori Marco Caprai e Michele Chiarlo.
Dieci i punti della carta:
1) sposare i valori giusti credendo nella qualità, ma anche nell'etica con un codice di comportamento;
2) tutelare la terra per ridurre il consumo del suolo tutelando la naturale fertilità del suolo;
3) salvaguardare l'acqua sia in vigna che in fase di imbottigliamento e trasporto;
4) contrastare i cambiamenti climatici per la riduzione dell'emissione dei gas serra;
5) impegnarsi per la sostenibilità;
6) proteggere la biodiversità a protezione degli insetti utili, in particolare delle api;
7) credere nelle persone promuovendo il welfare aziendale e il benessere dei lavoratori;
8) risparmiare nelle risorse naturali;
9) promuovere la cultura e le arti;
10) creare benessere per il territorio.
Per Roberto Ghio, neoeletto presidente del Consorzio di Tutela del Gavi, la responsabilità sociale nel mondo del vino è l'unico futuro possibile. Allo stesso modo, una produzione sostenibile non può prescindere dalla giustizia sociale. L'idea è quella di coinvolgere sempre più produttori e consumatori nel manifesto firmato ad Alessandria, così da aumentare la responsabilità sociale di impresa, tutelando l'ambiente e intervenendo a favore dei cambiamenti climatici.
Compila il mio modulo online.