Italia terzo produttore mondiale di frutta e verdura lavorate e confezionate
Con i numeri registrati nel 2019, l'Italia si conferma il terzo poduttore mondiale di frutta e verdura lavorate e confezionate.
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento.
Secondo le elaborazioni di Export Planning su dati FMI, nel 2019 il valore della produzione globale di frutta e verdura lavorate e confezionate era stimabile in 62,2 miliardi di dollari. E in questo scenario il nostro Paese non sfigura: con 4 miliardi di euro, siamo il terzo produttore mondiale e quasi tre quarti in valore della produzione, circa 2,9 miliardi di euro, sono destinati alle esportazioni. Nel quadriennio 2020-23, inoltre, è previsto che le nostre vendite all’estero cresceranno mediamente di un +5,6% l’anno.
Riguardo alle tendenze di consumo, per il 2020 gli esperti internazionali di Whole Foods Market non hanno dubbi: quest’anno i consumatori cercheranno i loro snack nei banchi frigo e prediligeranno le barrette con frutta e verdura, ma anche frullati di verdura bevibili in brick.
Continuerà a crescere inoltre la tendenza della frutta fresca tagliata in confezioni monodose, che vedrà una sempre maggiore cura del packaging: non solo sostenibile, con monomateriali facilmente riciclabili o magari compostabili, ma anche che strizzerà l’occhio al design e alla moda.
Un target su cui si focalizzerà molto l’attenzione sono i bambini: per esempio, sono molte le scuole che nei distributori automatici hanno sostituito i prodotti confezionati con la frutta fresca. Colori allegri, presentazioni divertenti, confezioni ad hoc aiuteranno i genitori a ‘convertire’ i loro figli dal classico break ad alto tasso di zuccheri a una merenda green e vitaminica.
In tema di vitamine, andranno sempre forte i succhi, estratti o shake di frutta e verdura, magari integrati con superfood, intesi come spezie, semi o frutta secca. Anche questi ultimi continuano infatti la loro ascesa grazie alle numerose proprietà nutrizionali di cui i consumatori sono sempre più consapevoli, e sono ormai ingredienti quasi imprescindibili delle insalate. E, dato che non è sempre facile avere a disposizione tutti gli ingredienti per farsi da sé un’insalata che sia un vero boost nutrizionale, ecco che si affermeranno ancora di più le insalate pronte, meglio se in confezioni ready-to-meal.
Il contenuto di servizio si conferma dunque come l’autentico ingrediente segreto di un settore con ottime prospettive nei prossimi anni. E sul quale TUTTOFOOD 2021 si conferma ‘sul pezzo’ dedicandovi una grande attenzione. Nella prossima edizione, infatti, il salone dedicato al fruit&veg diventerà un settore della manifestazione a tutti gli effetti, moltiplicando così le opportunità di business, grazie alle affinità di filiera e alla compresenza nei padiglioni di più numerose e più diversificate tipologie di decisori aziendali e buyer.
Nel nuovo settore, che si chiamerà TUTTOFRUIT, gli operatori troveranno frutta secca, disidratata e fresca oltre a ortaggi freschi, legumi, ortofrutta biologica, ma anche prodotti di IV e V gamma, erbe aromatiche e spezie. Ben rappresentati infine anche imballaggi e servizi che, sempre nell’ottica del crescente contenuto di servizio nei prodotti, saranno il complemento imprescindibile per una panoramica a 360 gradi sul comparto.
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