Latte e derivati. Aumentano i costi di produzione, settore a rischio crisi

Gli aumenti dei costi di produzione del latte hanno innescato un effetto domino su tutta la filiera. I dati Ismea e la denuncia di Copagri.

17 Febbraio 2022 - 08:49
Latte e derivati. Aumentano i costi di produzione, settore a rischio crisi
[mp3j track="https://horecanews.it/wp-content/uploads/2022/02/Latte-e-derivati.-Aumentano-i-costi-di-produzione-settore-a-rischio-crisi.mp3" Title="Ascolta la notizia in formato audio"] Il settore del bovino da latte è tra i più esposti all'incremento dei costi di produzione innescati dalle tensioni dei prezzi delle materie prime. È quanto emerge dall'indice Ismea dei prezzi dei mezzi correnti di produzione che registra nel 2021 un aumento medio del 7,4% su base annua, con una crescita particolarmente evidente nel mese di dicembre (+13% rispetto a dicembre 2020). Ad incidere sugli oneri a carico degli allevamenti, oltre ai costi energetici, è soprattutto il capitolo dell'alimentazione animale, con la mangimistica lievitata del 19% a causa dei rincari dei foraggi (+22%), mangimi semplici (+17%) e composti (+15%). Mentre nell'anno appena trascorso i prezzi degli input produttivi sono risultati superiori del 7,4% su base annua, nello stesso periodo gli aumenti dei prezzi del latte corrisposti agli allevatori sono stati molto più contenuti (indice +2,9%), evidenziando un inevitabile peggioramento della ragione di scambio (rapporto prezzi latte e prezzi input) e, quindi, un deterioramento della redditività del settore. Restringendo il campo di osservazione al solo rapporto tra il prezzo del latte bovino e i costi della razione alimentare (che rappresenta la voce più onerosa nella gestione aziendale), emerge una situazione emergenziale del settore, con il prezzo alla stalla che per tutto il 2021 ha coperto a stento l'esborso per l'alimentazione del bestiame. La situazione è rappresentata dall'indicatore sintetico Milk: Feed, elaborato dall'Ismea, che confronta il prezzo del latte bovino con i prezzi di un alimento simulato composto da mais e farina di soia;  per l'anno appena trascorso, l'indicatore si è nettamente posizionato sotto la soglia ritenuta comunemente "critica", segnale della sofferenza degli allevamenti. Facendo riferimento a una delle tipologie aziendali più rappresentative dell'allevamento italiano e considerando anche l'incidenza delle componenti fisse (ammortamenti e interessi sul capitale impiegato), il costo medio di produzione del latte risulterebbe pari a 46 centesimi/litro.

Copagri: bene ministro Patuanelli sulla necessità di riconvocare tavolo e rivedere gli accordi

Ringraziamo il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli per aver accolto le nostre sollecitazioni in merito alla necessità di convocare con urgenza una nuova riunione del Tavolo della filiera lattiero-casearia e per aver esplicitato la gravità della situazione macroeconomica che sta scontando il comparto, la quale, per stessa ammissione del titolare del Dicastero delle politiche agricole, è ormai fuori controllo”. Lo afferma il presidente della Copagri Franco Verrascina a margine del question time svoltosi oggi alla Camera dei deputati.

Era da tempo che lamentavamo il fatto che l’accordo per il conferimento del latte a 41 cent/litro era ormai superato dai fatti e dagli aumenti che si susseguivano e che continuano a gravare sui produttori agricoli; oggi Ismea ha certificato questi aumenti insostenibili, mettendo nero su bianco che i costi produttivi degli allevamenti superano i prezzi pagati per il conferimento del latte alla stalla”, prosegue il presidente della Copagri, rivendicando che la Copagri si era rifiutata di firmare l’addendum all’accordo sul prezzo del latte proposto durante i tavoli ministeriali.

Voglio inoltre sottolineare un passaggio che ho ritenuto molto significativo e per il quale ringrazio il ministro Patuanelli, il quale ha pubblicamente dichiarato che l’intesa, impropriamente definita ‘salva stalle’, non ha mai avuto piena attuazione, in ragione di una serie di resistenze che vanno rimosse quanto prima dal tavolo del confronto”, conclude Verrascina.

Compila il mio modulo online.