Lavori programmati e incidenti ai valichi mettono in pericolo l'export del made in Italy
L'incidente di lunedì al traforo del Frejus è solo una delle questioni ai valichi delle Alpi che stanno causando problemi all'export delle merci.
Il passaggio delle merci italiane nei Paesi oltre le Alpi sta subendo dei pericolosi rallentamenti. A creare problemi non sono solo i lavori previsti nel traforo del Monte Bianco (che comunque non sono ancora iniziati), o le limitazioni imposte dall’Austria al transito dei camion che dall’Italia si dirigono verso la Germania (e viceversa) attraversando il tratto autostradale del Brennero e causando code lunghe chilometri. Lunedì mattina, infatti, una frana ha causato la chiusura del traforo del Frejus per i mezzi pesanti, un tratto al confine tra il Piemonte e la Savoia francese.
Questa chiusura, in particolare, ha portato i mezzi sull’altro valico aperto, causando traffico intensissimo proprio sul valico del Monte Bianco. Il Post ci dice che lunedì 28 agosto sono passati dal traforo 4mila camion, ovvero circa il doppio del solito. Se la situazione sembra già grave, potrebbe addirittura peggiorare a partire dal 4 settembre, data che sancisce la chiusura al traffico del traforo del Monte Bianco per lavori di manutenzione. Questi lavori proseguiranno durante 4 mesi all’anno per 18 anni.
Quasi i due terzi (63%) delle esportazioni agroalimentari italiane interessano i Paesi dell’Unione Europea, che vengono raggiunti principalmente attraverso i valichi alpini, dal momento che l’88% delle merci che in Italia viaggia su gomma.
È quanto emerge dall’analisi Coldiretti sugli effetti dei limiti alla circolazione lungo le frontiere. Una situazione che mette a rischio il record delle vendite made in Italy che ha raggiunto i 60,7 miliardi nel 2022 e che è cresciuto dell’ 8% che nei primi cinque mesi di quest’anno. In particolare, Coldiretti sottolinea la preoccupazione per l’allungamento dei tempi di trasporto delle merci deperibili.
Il ministero dei trasporti sta cercando una soluzione e ha fatto sapere che prenderà in considerazione anche di ritardare l’inizio dei lavori al traforo del Monte Bianco.