L'export di alcolici europei ha raggiunto un valore di 8,4 miliardi di euro nel 2021
Una crescita enorme quella dell'export di prodotti alcolici dell'UE, che con 8,4 miliardi nel 2021 fanno registrare un balzo del +24% rispetto al 2020. Tuttavia, il 2022 è destinato a essere un anno molto più impegnativo.
Le esportazioni di alcolici dell'UE sono aumentate notevolmente nel 2021, raggiungendo un valore di 8,41 miliardi di euro (+24% rispetto al 2020). Il progressivo allentamento delle restrizioni legate al Covid, la sospensione delle tariffe tra Unione europea e Stati Uniti e una performance eccezionale in Cina hanno sostenuto la ripresa.
Tuttavia, il 2022 è destinato a essere un anno molto più impegnativo, con l'aumento dell'inflazione e le interruzioni della catena di approvvigionamento che incidono sui costi di produzione e sulla domanda in Europa e in altre regioni del mondo. La politica commerciale ha un ruolo fondamentale da svolgere nel sostenere la diversificazione commerciale e nell'aiutare i produttori di alcolici a sfruttare al meglio le opportunità di crescita per sostenere questa fragile ripresa.
Tornando al 2021, la riapertura dei settori ospitalità, ristorazione e del turismo in tutto il mondo, nonché la sospensione delle tariffe di ritorsione sugli alcolici dell'Unione Europea negli Stati Uniti, hanno ampiamente supportato questa tendenza positiva.
Pauline Bastidon, Direttore del Commercio di spiritsEUROPE, ha dichiarato: "Le prime indicazioni mostrano che questo trend positivo è proseguito anche nei primi mesi del 2022. Tuttavia, le interruzioni della catena di approvvigionamento e i drammatici aumenti dei prezzi delle materie prime e dell'energia, aggravati dalla guerra in Ucraina, potrebbero rallentare le prospettive di crescita futura in modo significativo. In questo contesto economico difficile, il nostro settore avrà bisogno di nuove opportunità di esportazione e di stabilità nelle nostre relazioni con i principali partner commerciali".
Spinti dal ritorno al commercio esente da dazi di alcolici attraverso l'Atlantico, gli Stati Uniti rimangono il primo mercato di esportazione per gli alcolici dell'Unione Europea, con esportazioni per un valore di 3,26 miliardi di euro, seguiti da Cina, Regno Unito e Singapore, che viene utilizzato come hub per la più ampia regione asiatica.
Una relazione stabile e prevedibile con i principali partner commerciali, compresa una cooperazione rafforzata in materia di regolamentazione, sarà essenziale per ridurre al minimo i potenziali ostacoli al commercio.
"Dobbiamo anche concentrarci sui mercati emergenti, dove la crescita futura si concretizzerà se le barriere commerciali e le misure protezionistiche possono essere abbassate con successo, come in India, ASEAN (ndr. Associazione delle Nazioni del Sud est asiatico) e nei paesi del Mercosur", ha detto Pauline Bastidon.
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