Lo chef Roberto Di Pinto firma due liquori in collaborazione con Flavio Esposito

O'Limoncello Milano-Napoli e Amaro D' 'O Nonno sono i due fine pasto realizzati dallo chef Roberto Di Pinto con il "bar chef" Flavio Esposito

29 Giu 2022 - 07:01
Lo chef Roberto Di Pinto firma due liquori in collaborazione con Flavio Esposito
Ricordi, tradizioni ed evoluzioni, potrebbero essere riassunte così le due novità di fine pasto firmate dallo chef Roberto Di Pinto, che, grazie alla collaborazione con il “Bar-Chef” Flavio Esposito ha creato una versione contemporanea di grande carattere del Limoncello e dell’Amaro. Roberto Di Pinto, come già fatto con il suo celebre risotto, ha voluto unire la città di origine e la città di adozione, Napoli e Milano, un meraviglioso trait d’union tra i limoni di Amalfi IGT e lo zafferano, simbolo del classicissimo risotto alla milanese. Un’infusione di pistilli di zafferano con le bucce di limone per poi dare vita al tradizionale limoncello, O'Limoncello Milano-Napoli in questo caso. Profumatissimo, intenso, dal sapore unico ed inconfondibile. Il suggerimento è di degustarlo molto freddo, a fine pasto, on the rocks, oppure, come suggerisce Flavio Esposito, insieme allo Spumante per un originale Limoncello Spritz.  width= Amaro D' 'O Nonno invece nasce dal ricordo dalla bevuta dei nonni, solitamente era un liquore, un rosolio della costiera amalfitana che si chiamava Concerto, un nome perfetto per indicare l’armonia delle botaniche. Questa è stata la fonte di ispirazione, con la volontà di riportare quell’armonia in un amaro dal gusto rotondo, profumato di erbe, frutta fresca che richiamano le foglie di mirto e la macchia del Mediterraneo. Anche in questo caso, freddo, on the rocks, oppure abbinato ad una tonica o ad una soda.  width= La collaborazione tra Roberto Di Pinto e Flavio Esposito nasce dalla volontà di riportare il territorio al centro dell’abbinamento cibo-drink. Entrambi possono essere considerati dei veri e propri osti che amano creare momenti di grande piacevolezza e la loro collaborazione è iniziata introducendo nel ristorante SINE by Di Pinto le tre versioni di Acqua di Gin, creazioni di Flavio Esposito. A breve verrà introdotta una carta cocktail dedicata e pensata da Flavio Esposito per valorizzare al meglio 'O Limoncello Milano - Napoli, Amaro D' 'O Nonno e Acqua di Gin. Questi prodotti di fine pasto sono realizzati su ricetta di Roberto Di Pinto da Bespoke Distillery, piccola realtà di Flavio Esposito e Vincenzo Russo, quarta generazione di distillatori di Distillatori Russo 1899. Sono in vendita nel formato da 500ml sul sito sinerestaurant.com oppure presso il ristorante SINE by Di Pinto (viale Umbria, 126, Milano).  width=
Flavio Esposito Napoletano, classe 1987, di adozione milanese. Ha numerose esperienze e collaborazioni con celebri chef stellati che sono stati spesso fonte di ispirazione. Fondatore del Boutique12 “cucina & cocktail” a Milano e del concept di successo “Spirit of Taste”, un percorso sensoriale che parte dal profumo e termina con food e drink, richiamando la declinazione della piramide olfattiva. Consulente di alcuni progetti di lusso come PROFUMO “SPAZIO SENSORIALE a Roma. Vincitore di diversi premi nell’ospitalità e Bar industry. Attualmente Co Founder & Amministratore di BESPOKE DISTILLERY spirit club.
Roberto Di Pinto Napoletano, ha scelto di frequentare la scuola alberghiera alla metà degli anni Novanta affascinato da quello che leggeva nella rivista “Gran Gourmet”. Le esperienze lavorative cominciano a 16 anni. Ha iniziato come garzone nella pasticceria Scaturchio di Napoli per poi cominciare a conoscere la preparazione dei classici dolci partenopei come sfogliatelle, babà e pastiere. Entra nel mondo Starwood, rinomata catena alberghiera con la quale gira mezzo mondo, a partire dai ristoranti stellati “Fiore” e “Conservatory” di Londra per poi tornare in Italia a Firenze al Grand Hotel. Tappa importante a Milano con il Diana Majestic ma soprattutto con Nobu prima di approdare a Parigi nel 2000 con Beltramelli, allievo di Marchesi e di Ferran Adrià. Grazie a lui abbraccia nuove tecniche legate alla cucina molecolare, quella sognata da piccolo guardando le grandi riviste. Prima sous-chef e poi la grande occasione come Chef Executive al Bulgari, a cavallo tra i due ruoli l’incontro che ha cambiato la sua sua visione di cucina, uno stage da Gennaro Esposito nella Torre del Saracino, colui che gli ha fatto riscoprire il valore e la meraviglia della cucina di casa. Diverse eventi tra cui l’Ambasciata italiana a Lagos in Nigeria e soprattutto “Epicurea” con grandissimi chef come Yannick Alleno a Parigi, Dominique Crenn a San Francisco e Thompson a Bangkok, passando anche nelle loro cucine per arricchire la sua vision curiosa ed aperta. Ora si sta dedicando al progetto SINE, il primo ed unico ristorante gastrocratico dove raccontare la cucina delle radici e dei sogni
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