L’Old Vine Registry, registro delle vecchie viti, ha superato le 4.000 voci
Il primo database mondiale di vecchie viti ha superato le 4.000 voci segnalate da 39 paesi in tutto il mondo
VINI E DINTORNI - L'Old Vine Registry, il database mondiale che raccoglie informazioni sui vigneti costituiti da vecchie viti, saluta il nuovo anno con la notizia del raggiungimento delle 4.000 voci segnalate da 39 Paesi, un risultato che rappresenta un importante avvicinamento all'obiettivo delle 10.000 unità entro il 2027.
L’idea di creare una sorta di catalogo delle vecchie vigne risale a più di 15 anni fa, nata dall’intuizione della critica enologica Jancis Robinson che da un lato iniziò a scrivere dell’importanza di questo patrimonio da un punto di vista culturale e scientifico, dall’altro si cimentò a compilare, insieme alla scrittrice Tamlyn Currin, un documento per censirle.
Nel corso degli anni quello che era un semplice foglio di calcolo è divenuto un database sempre più ricco di informazioni preziose che ha iniziato a far parlare di sé e ad attivare un dibattito sul tema, fino ad arrivare all’istituzione della Old Vine Conference, evento globale di condivisione di questo mondo, e successivamente, nel giugno del 2023, alla creazione di un database online, che è quello attualmente accessibile per poter trovare vecchi vigneti, imparare a conoscerli, rintracciare i vini che ne derivano e le persone che li coltivano.
Oggi l’Old Vine Registry è visto come uno strumento prezioso per gli amanti del vino, i viticoltori e gli operatori del settore, unica fonte ricca di dati accurati e approfonditi, un’opportunità per mettere in contatto le persone con questi vigneti in un modo che, direttamente e indirettamente, ne può garantire la conservazione.
L’interesse che ha suscitato è tale che nell’ottobre scorso la stessa Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) ha approvato una risoluzione (Definizioni e raccomandazioni dell'OIV sulle vecchie viti e sui vecchi vigneti nel settore vitivinicolo) per promuoverne e incoraggiare la catalogazione arrivando a dare un definizione precisa di vecchia vigna e sostenendo indirettamente il progetto dell’Old Vine Registry.
In base alla Risoluzione OIV-VITI 703-2024, una vite vecchia è infatti una singola pianta la cui età sia ufficialmente documentata come pari a 35 anni o più, indipendentemente da altri fattori, il che significa che ad oggi tutti i vigneti piantati nel 1990 potranno essere inseriti nel registro. Nel caso di piante innestate, la connessione tra portinnesto e marza deve essere indisturbata da almeno 35 anni. Un vigneto vecchio invece è una porzione di terreno vitato, continuo e legalmente delimitato, in cui almeno l'85% delle viti risponde alla definizione precedente.
L'Old Vine Registry ha ancora molta strada da fare per raggiungere i suoi obiettivi ed è alla ricerca di volontari disposti a ricercare vecchi vigneti, così come di donatori finanziari disposti a supportare il progetto non-profit. L’invito, per chi fosse interessato a supportare il progetto, è di inviare un'e-mail a oldvineregistry@gmail.com.
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