Luciano Serafin, direttore operativo di Cattel SpA, svela l’organizzazione dello stabilimento di Noventa di Piave
Tra logistica lean, controllo qualità e digitalizzazione, Luciano Serafin, direttore operativo di Cattel SpA, ci guida alla scoperta della sede di Noventa di Piave.
Per conquistare sempre maggior rilievo tra i distributori di prodotti alimentari nel canale Horeca del Nord-Est d’Italia e conservare la leadership di mercato, il Gruppo Cattel SpA ha intrapreso di recente una radicale rivoluzione che ha interessato molte aree dell’azienda.
Emblematico, innanzitutto, è stato il trasferimento nel 2019 nella nuova sede di Noventa di Piave, un polo attrezzato di circa 20 mila metri quadri alla cui scoperta ci guida Luciano Serafin, direttore operativo di Cattel SpA.
La sede comprende un’area per lo stoccaggio e la preparazione del prodotto da conservare a -20 gradi (Area Gelo) di circa 6000 mq, un’area per lo stoccaggio e la preparazione dei prodotti da stoccare a temperatura ambiente (Area secco) di 5000 mq circa, un’area per lo stoccaggio e la preparazione di prodotti a 0-4 gradi (area Fresco) di circa 1700 mq , un’area per la lavorazione delle carni di 1000 mq e, ancora, un’area ricevimento e spedizione merci a temperatura 0-4 gradi di circa 2800 mq e un’area uffici direzionali ed operativi di circa 3500 mq. Il tutto governato da una gestione lean che mira a ottimizzare i processi e ad abbattere gli sprechi attraverso procedure di controllo standardizzate e prevalentemente digitalizzate.
https://www.youtube.com/watch?v=UYPcJnPB8rQ
L’azienda è talmente consapevole dell’importanza della qualità dei prodotti da lei rappresentati e commercializzati da avere implementato una serie di controlli per garantire, oltre agli elevati standard igienico-sanitari della merce in ingresso, una qualità di processo ancora più precisa della già acquisita certificazione di processo ISO 9001-2015.
Coerentemente con il concetto di gestione lean, tutte le attività che si svolgono all’interno della struttura di Noventa di Piave vengono controllate attraverso degli indicatori, i cosiddetti KPI, che consentono di monitorare le performance della struttura stessa in termini di qualità, costi e tempi di attraversamento della merce. I KPI danno inoltre una precisa indicazione di efficacia delle decisioni prese all’interno dell’azienda e, non ultimo, garantiscono un miglioramento continuo e una tenuta delle informazioni fondamentali per la garanzia della qualità del prodotto.
Grazie al rigido sistema di controlli al ricevimento, Cattel SpA monitora costantemente i propri fornitori. “Per quanto riguarda il prodotto fresco” spiega il direttore operativo di Cattel SpA Luciano Serafin, “inizialmente la merce viene ricevuta nell’area ricevimento all’interno della struttura, dove vengono controllati: temperatura del mezzo e del prodotto, dati relativi a scadenza, lotto di produzione, corrispondenza di articoli e quantità”. Questo fitto filtro in entrata è uno dei maggiori tratti distintivi dell’operato dell’azienda veneta, fondamentale per garantire sia la qualità dei prodotti ai propri clienti sia le informazioni di tracciabilità del prodotto stesso che viene consegnato.
I controlli proseguono all’interno del magazzino. Qui la gestione delle scorte utilizza un sistema informativo basato sulla lettura dei codici a barre presenti sulle confezioni dei prodotti e sulla scansione dei QRcode posizionati nelle varie aree. Questo doppio check (codice a barre e QRcode) offre la garanzia del corretto posizionamento della merce a scaffale, della gestione delle informazioni relative a ogni singolo pezzo di prodotto e della gestione del FEFO dei prodotti in modo che le spedizioni vengano effettuate rispettando le regole del mercato.
Oltre ai controlli della merce in entrata, Cattel ha implementato un sistema di controlli da eseguire durante la giacenza in magazzino allo scopo di individuare eventuali problemi o difetti non sempre verificabili all’arrivo come, ad esempio, la perdita del sottovuoto. “I prodotti freschi e freschissimi vengono stoccati nell’area con temperatura tra 0 °C e +4 °C” continua Serafin. “La carne, in particolare, viene trattata all’interno di una cella in condizioni di controllo di temperatura e umidità. Sistematicamente si fanno poi le verifiche sulla tenuta del sottovuoto del prodotto presente in cella”.
Attenzione e verifiche sulla qualità e sul servizio proseguono al di fuori della struttura, in fase di spedizione. Questa avviene tramite camion dotati di doppia temperatura. “Dopo aver caricato il gelo - spiega Serafin anche nel docu-video che l’azienda ha prodotto e condiviso per spiegare il suo processo operativo, - viene chiusa la paratia che mantiene la temperatura a -20°C e, solo a quel punto, si procede al carico del fresco e secco”.
Anche nell’area dei trasporti sono previsti investimenti di digitalizzazione e di gestione delle consegne così da aumentare il controllo dell’attività e migliorare il servizio al cliente, sempre più esigente e desideroso di risposte precise e immediate.
Il motto di Cattel è “nel posto giusto al momento giusto, con prodotti di qualità”, e tutta l’organizzazione dell’azienda sembra essere un complesso ingranaggio che si muove in perfetta sincronia per far sì che tale slogan la rappresenti davvero.
[contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
Compila il mio modulo online.