Moak debutta in tv con lo spot "Make it WonderFULL"
Caffè Moak lancia la suo nuova campagna pubblicitaria e il suo primo spot televisivo. Il brand di Modica, da sempre specializzato nel settore Horeca, con il suo messaggio “Make it wonderfull” ha scelto di rivolgersi direttamente al consumatore finale.
Lo spot - ideato e prodotto da Mirko e Igor Bonanno, registi e autori di numerosi spot web e tv – è un inno alla meraviglia, allo stupore e a vivere pienamente i wonder moments. Come racconta lo spot, in ogni momento: alle prime luci dell’alba, ammirando il paesaggio mattutino, mentre si sorseggia il primo caffè della giornata. Immersi nella natura mentre si compone una canzone o si scrive un libro e ci si emoziona per aver trovato la nota o la parola giusta.
https://www.youtube.com/watch?v=h6TrY75IN20&feature=emb_title
“È la meraviglia – racconta la voce fuori campo - il motore di tutto. Cercare il vento tra gli alberi o la nota giusta tra le corde, l’odore del nuovo in posti lontani o lo scoppiettio tra le dita. Ci sentiamo liberi anche quando la città dorme e abbiamo fatto del gusto di meravigliarsi una ricerca di vita”. È così che l’azienda racconta per la prima volta al mondo consumer come l’intensità dell’esperienza di Moak possa far scaturire stupore ed emozioni uniche. Il pubblico a cui vuole rivolgersi è quello dei wonder-hunters, ovvero tutte le persone curiose della vita, che di fronte ad una sfida o ad una novità non si tirano mai indietro e che hanno un’attitudine propositiva e camaleontica che permette di sentirsi a proprio agio in qualsiasi situazione.
“Siamo molto felici – dice Annalisa Spadola, direttore marketing di Moak - di raccontare, attraverso la nuova campagna, la nostra identità di instancabili scout di meraviglie. Per noi l’amore per il caffè oltre ad essere una missione è un pretesto per esplorare tutti quei mondi che rendono la vita più bella. Questo spot, che parla della capacità di meravigliarsi ogni momento ci somiglia”.
Lo spot video, nelle due versioni da 15” e 30”, andrà in onda con programmazione semestrale su tutte le reti Rai, Sky (Tg24, Sky Meteo 24, Sky Sport 24) e sui canali satellitari (Nove, Real Time, Food, Dmax, Cielo). La versione radiofonica sarà on air su Radio 101, Radio 105, Radio Vergin, Radio Montecarlo e Radio Subasio e sui maggiori canali digitali.
Caffè Moak nasce nel 1967 a Modica, da un piccolo laboratorio siciliano fondato da Giovanni Spadola, che chiamò Moak, acronimo di moka e antico nome della sua città Modica. Oggi Moak guidata con la stessa passione dai figli del fondatore Annalisa e Alessandro (CEO) è una Holding e un marchio globale nel settore della torrefazione e distribuzione del caffè. La caparbietà di voler produrre il meglio e nel miglior modo ha permesso all'azienda di raggiungere importanti traguardi, emergendo da piccola realtà locale ad eccellenza presente in oltre 50 Paesi. La qualità del prodotto è alla basa della filosofia aziendale: dalla selezione dei migliori monorigini alla tostatura per le singole qualità di caffè, fino al controllo dell’intero ciclo produttivo da un laboratorio di analisi interno tecnologicamente all’avanguardia. All’innovazione tecnica Moak ha da sempre affiancato l’evoluzione culturale. Nel 2000 nasce il progetto Moak Cultura, che si arricchisce ogni anno di storie, di racconti e di immagini, ma anche di talenti. Caffè Letterario Moak nasce sempre nel 2000 da un'idea di Annalisa Spadola, direttore marketing di Moak, per incoraggiare giovani autori a scrivere un racconto sul caffè e per promuovere arte e cultura. In pochi anni raggiunge stima e autorevolezza nel panorama nazionale dei concorsi letterari. Ne sono la prova le numerose giurie che si sono alternate negli anni, composte da nomi illustri del giornalismo e della letteratura italiana. In tutte le edizioni Moak non nobilita il caffè solo attraverso la pubblicazione delle antologie I Racconti sul caffè, ma anche omaggiando uno scrittore famoso, perché resti nella memoria. Fuori Fuoco Moak è il concorso internazionale di fotografia. Ai partecipanti si chiede non solo la capacità di utilizzare la macchina fotografica, ma di sapere intercettare le proprie emozioni e trasformarle in input per costruire un mini reportage di tre immagini che abbiamo un'attinenza con il caffè.
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