Monini: "Il Decantato" è Prodotto dell'Anno 2020
La nuova linea di extravergine "Il Decantato" Monini convince il consumatore per la capacità di fondere tradizione e innovazione.
La genuinità del sapore antico che si esalta grazie alla sapienza della modernità. Non un ossimoro, ma il perfetto equilibrio che è valso alla nuova linea di extravergini Monini “Il Decantato” il titolo di “Prodotto dell’Anno” 2020.
Un riconoscimento che da 15 anni premia in Italia quei prodotti capaci di conquistare la fiducia di consumatori sempre più consapevoli ed esigenti, chiamati a valutare il livello di innovazione e ad esprimere il proprio grado di soddisfazione.
Valori perfettamente espressi dalle bottiglie “Il Decantato”, capaci di garantire la massima qualità all’olio “di una volta”e di soddisfare ogni esigenza di palato. La linea è infatti composta da tre varianti: “Gusto Deciso”, “Biologico”, “Gusto Morbido”.
La decantazione è la tecnica più antica utilizzata per liberare gli oli dagli eccessi di acqua vegetale ed impurità che naturalmente rimangono dopo la lavorazione delle olive e che nel tempo tenderebbero a rovinare l’olio. Monini, con la sua secolare esperienza, ha rivisitato questo processo, realizzando un olio dall’aspetto gradevolmente velato e di alta qualità, che fonde la tradizione olearia italiana con l’innovazione di un’azienda che non smette di guardare al futuro.
“È un grande piacere - afferma Monini - ricevere un tale riconoscimento che ci premia come azienda innovativa per un metodo di produzione che unisce il meglio del passato e del presente. Bisogna essere molto moderni per usare un processo così antico”.
Il premio assume quest’anno un duplice valore: celebrato in un momento di emergenza, offre uno segnale di positività, dimostrando come il buono del made in Italy abbia gli anticorpi per continuare a crescere ed investire nel futuro. Anche e soprattutto dopo un secolo di vita: il 2020 segna infatti il Centenario dell’azienda che ha fatto conoscere l’extravergine agli italiani e che ha saputo ritagliarsi un ruolo nella storia nazionale, grazie alla capacità di investire nel territorio e nel saper fare italiano.