Nasce l'Associazione Marchi Storici per salvaguardare il Made in Italy
Amaro Lucano 1894, Antinori, Benetton, Conserve Italia, Ekaf, Gabetti, Inghirami e Terme di Saturnia sono le 8 realtà storiche italiane che hanno dato vita all'Associazione Marchi Storici Italiani.
Otto aziende che rappresentano il made in Italy nel mondo hanno dato vita a un'associazione con l'obiettivo di tutelare e promuovere con iniziative concrete, in Italia e all'estero, la qualità delle produzioni italiane e i marchi storici registrati.
Amaro Lucano 1894, Antinori, Benetton, Conserve Italia, Ekaf, Gabetti, Inghirami e Terme di Saturnia sono le 8 realtà storiche italiane che hanno dato vita all'Associazione Marchi Storici Italiani.
Seppure provenienti da settori differenti, queste 8 realtà hanno in comune l'intento di promuovere all'estero il made in Italy e studiare strategie comuni per valorizzare i prodotti nostrani e preservarne l'autenticità.
Leggi il nostro articolo: I brand Conserve Italia introdotti nel Registro Speciale dei Marchi Storici
Per iscriversi al Registro dei Marchi Storici di Interesse Nazionale è necessario che "il marchio sia registrato da almeno 50 anni e rinnovato con continuità nel tempo o, nel caso di marchio non registrato, che vi sia stato un uso effettivo e continuativo da almeno 50 anni, da comprovare". Rispettate tali condizioni, si può presentare l'istanza all'Ufficio italiano brevetti e marchi.Leggi il nostro articolo: Acqua Minerale San Benedetto riconosciuta Marchio Storico di Interesse Nazionale
Per iscriversi all'Associazione occorre ovviamente essere iscritti al Registro dei Marchi Storici. L'AMSI punta a ottenere finanziamenti e incentivi dedicati, con attività di comunicazione in Italia e all'estero per valorizzare le produzioni di qualità italiane e fare rete sui mercati internazionali, anche fra realtà apparentemente distanti per settore di competenza ma inevitabilmente vicine quando si parla di dinamiche di comunicazione e valorizzazione. Del resto la questione riguarda anche e soprattutto la tutela delle produzioni italiane. Se un marchio ha resistito oltre 50 anni in un mercato in continua e repentina evoluzione, senza contare i recenti avvenimenti che hanno sconvolto gli equilibri mondiali, allora merita a maggior ragione di essere tutelato come vero e proprio patrimonio culturale italiano; al riparo dalle possibili incursioni di investitori esteri che potrebbero rilevare l'attività e cessarla in Italia, con la conseguenza di portare altrove competenze, tecnologie acquisite e lavoro.Leggi il nostro articolo: Sperlari, Saila e Galatine entrano nel Registro dei Marchi Storici di interesse nazionale
Si tratta di considerare in modo intelligente le risorse che si possiedono in casa e di metterne a frutto le potenzialità, costituendo alleanze strategiche fra pubblico e privato attraverso un dialogo diretto fra lo Stato e le realtà private che per oltre 50 anni hanno intrecciato la loro storia a quella del Paese. Sembra che in un mondo sempre più globalizzato ci si muova continuamente verso due traiettorie all'apparenza opposte ma sempre complementari: l'orizzonte internazionale non fa che espandere i propri confini e le possibilità a disposizione, ma al contempo ogni realtà ricerca le proprie radici e un'affermazione identitaria che le permetta di non perdersi mai nel marasma globale, e piuttosto la delinei ancora di più nel confronto con gli altri, rendendola unica e riconoscibile proprio in virtù della sua storia. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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