Per pulire la macchina espresso l'acqua non è sufficiente, parola di pulyCAFF
In due puntate del programma televisivo Mi manda Rai3 si è parlato di pulizia della macchina espresso, con informazioni errate. Gianfranco Carubelli di pulyCAFF fornisce in questo testo gli opportuni chiarimenti.
La (brutta) storia sulla pulizia della macchina espresso si ripete con informazioni errate fornite al grande pubblico nell’ambito della trasmissione televisiva “Mi manda Rai3”. Il 4 aprile, all’interno di una puntata dedicata “Al bar sottocasa; come scoprire se rispetta o meno i criteri igienici necessari”, l’attenzione veniva riportata sull’importanza dell’igiene all’interno del locale bar, compresa la “regina del bar, la macchinetta per il caffè” (si tratta di macchine professionali, spesso molto complesse… perché chiamarle macchinette?).
Al suo interno Katia Gradi della Federazione Italiana Pubblici Esercizi dava il via al proprio intervento raccomandando la pulizia giornaliera della macchina (corretto), con lo smontaggio dei gruppi da sottoporre a lavaggio sotto acqua corrente senza l'utilizzo di alcun detergente.
Per una pulizia più accurata suggeriva poi di smontare anche la parte interna di ogni gruppo da lavare di nuovo sotto acqua corrente, aiutandosi con una spugnetta: peccato che di questa venisse utilizzata la parte verde, abrasiva, che non rispetta certo le superfici, soprattutto se sono cromate, come i portafiltri.
Proseguendo, per le tazzine si raccomandava il lavaggio con prodotti specifici e soprattutto ad alta temperatura. Certo, c’è il fattore igienico: la tazza e il cucchiaino vengono portati alla bocca, ma bisognerebbe evidenziare che tutto ciò che serve per realizzare come pure per consumare un espresso si deve pulire con prodotti appositamente formulati.
Questo intervento relativo alla manutenzione è stato proposto nuovamente nella puntata del 2 maggio dedicata al prezzo della tazzina di caffè; dunque le raccomandazioni errate sono state ripetute e confermate.
Ritengo sia il caso di fare chiarezza e di invitare tutti - operatori del mondo del bar, ma anche chi prepara l’espresso a casa - a porre la giusta attenzione alla manutenzione corretta della macchina espresso.
Andiamo con ordine.
- Olii e grassi sono componenti fondamentali presenti nel caffè (per il 15% circa negli arabica e il 10% nei robusta) che permettono la corretta erogazione dell’espresso, la formazione della crema che lo sovrasta e fungono da veicolatori di aromi.
- Come tutti i grassi anche quelli del caffè aderiscono alle superfici con cui entrano in contatto; se non rimossi, nell’arco di 24 ore prende il via il processo di irrancidimento (il sentore sgradevole si trasmette al caffè) e di carbonizzazione degli stessi, che si frantumano e rilasciano intense note amare all’espresso in tazza.
- È importante ricordare che l’acqua non scioglie il grasso, pertanto risciacquare piatti, pentole come pure doccette, filtri e portafiltri è pressoché inutile: la patina oleosa rimane, si accumula e dà il via ai processi di irrancidimento e di cabonizzazione di cui si è detto.
- Come per tazze, piatti, bicchieri e pentole, anche per la macchina espresso (e il macinacaffè) esistono prodotti specifici per la pulizia giornaliera delle parti interne ed esterne rispettosi sia delle apparecchiature sia di chi le utilizza.
Gianfranco Carubelli, CEO responsabile Qualità e Sicurezza di pulyCAFF
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