Picnic e cucina all'aperto: attenzione alla corretta conservazione dei cibi

4 Giu 2018 - 02:45
Picnic e cucina all'aperto: attenzione alla corretta conservazione dei cibi
L'estate è arrivata e con il caldo inizia anche la stagione dei picnic e della cucina all'aperto, ma bisogna fare maggiore attenzione alla corretta conservazione dei cibi. Il trasporto di cibo e attrezzi, la conservazione, le operazioni di cottura possono essere realizzate con scarsa attenzione e prestare così il fianco a contaminazioni. L'Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle D'Aosta ha varato nel 2016 quelle che vengono tuttora considerate le regole d'oro per la corretta conservazione del cibo in estate. Fra queste, utilizzare borse termiche per il trasporto dei surgelati nel tragitto dal supermercato fino a casa; non cucinare in luoghi all'aperto dove è pressoché impossibile trovare una superficie di lavoro pulita; aprire il frigorifero e il freezer soltanto quando serve; non riempire frigo e freezer troppo, perché in questo caso raffreddano meno; non lasciare troppo tempo in tavola gli avanzi del pasto, per evitare che possano perdersi; e infine consumare frutta e verdure fresche oppure congelarle. Se queste regole sono alla base della corretta conservazione degli alimenti, altre sono state messe a punto da Ben Chapman, ricercatore sulla sicurezza alimentare della North Carolina State University. La corretta temperatura di conservazione del cibo è fondamentale, così come l'igiene. Per il ricercatore statunitense anche l'igiene e la cura della persona sono aspetti importanti, soprattutto bisogna ricordarsi di lavare sempre le mani. Il batterio dello stafilococco aureo, infatti, può trovarsi in molti casi sul nostro viso e attraverso il contatto possiamo trasferirlo sui cibi. L'errata conservazione gli alimenti, poi, determina l'insorgere del problema medico, causando l'assunzione di cibo guasto. Chapman tende anche a salvare uno dei prodotti che si mette sotto accusa durante i picnic estivi: la maionese. Quella prodotta commercialmente, infatti, è acidificata proprio per ridurre il deterioramento e uccidere i patogeni umani. Se si sta producendo una maionese fatta in casa, meglio usare uova pastorizzate che incorporino acido come aceto o succo di limone, per ridurre i rischi.
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