Riso: Il ministro Centinaio auspica un piano per il settore
Dopo quello per la pasta e quello per il grano, il ministro Centinaio promette un piano per il riso.
Ospite a Vercelli delle associazioni di categoria e risicoltori, il ministro Centinaio ha annunciato un tavolo presso il Ministero che avrà come oggetto il settore risicolo.
Centinaio ha osservato che in Cina si parla di "riso italiano di una qualità che batte qualsiasi altro" e, dopo avere spiegato che la strada giusta è quella della "qualità che batta la quantità", ha auspicato un piano risicolo nazionale: "Lo abbiamo fatto partire per la pasta e per il grano. L'Italia e il riso italiano non possono non averlo".
Centinaio ha salutato anche con soddisfazione la decisione della Commissione europea di ripristinare i dazi sul riso proveniente da Cambogia e Myanmar per un periodo di tre anni attivando così un piano di salvaguardia a tutela dei risicoltori e delle industrie italiane ed europee.
La Cambogia godeva infatti dell’esenzione dai dazi per l’esportazione di riso verso l’Ue dal settembre 2009 e Myanmar dal giugno 2013, con effetto retroattivo dal 2012. Questa politica ha determinato un’esplosione delle importazioni dai due Paesi asiatici, il crollo dei prezzi e in Italia, che è il primo produttore europeo di riso, un calo della produzione e l’accumulo di grandi scorte.
In realtà, come denunciato dalla Camera e dal nostro governo, il regime EBA non ha favorito lo sviluppo dei piccoli produttori cambogiani e ha dato luogo a “triangolazioni”, per cui il riso che giungeva a dazio zero dalla Cambogia veniva prodotto in altri paesi asiatici, dove le multinazionali hanno fatto incetta di terreni e operano senza offrire assistenza adeguata ai lavoratori, ai loro diritti, e senza preoccupazioni per quanto riguarda la tutela dell’ambiente e la salubrità dei prodotti.
Centinaio durante un recente viaggio in Cina ha sottolineato che negli ultimi anni tra la Cina e l'Italia si è venuta formando un'ottima tradizione in termini di cooperazione nel settore della sicurezza alimentare.
Basti pensare al dialogo sulla sicurezza alimentare sino-italiano, fino ad arrivare ai centri di ricerca congiunti creati da atenei cinesi e italiani. Per quanto riguarda la cooperazione relativa a questo settore, Centinaio ha affermato che garantire la sicurezza dei prodotti agricoli è la massima priorità.
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