Ristorante Abbruzzino: una "stella" di famiglia a Catanzaro
Il Ristorante Abbruzzino a Catanzaro, oggi stella Michelin guidato dallo chef Luca Abbruzzino, nasceva il 13 agosto 2008 grazie a Rosetta e Antonio Abbruzzino. Papà Antonio è cuoco per passione e dopo aver studiato all'alberghiero e iniziato a fare un po' di esperienza estiva nei pressi di casa, inizia a girare il mondo e l'Italia. Nei suoi viaggi apprende le diverse filosofie e approcci alla cucina, e da autodidatta perfeziona le sue tecniche.
Luca è figlio d'arte e lavora nel ristorante fin dalla sua apertura. Con la benedizione di papà Antonio, Luca Abbruzzino è alla guida della cucina del Ristorante, stella Michelin dal 2013 sempre riconfermata.
Luca Abbruzzino: istinto, gusto e memoria
Tre sono le parole che racchiudono l’essenza della cucina di Luca Abbruzzino. Istinto, che è la parte più legata alla creatività, quella che spinge a osare e a sperimentare; gusto, senza il quale nessuno chef potrebbe mai elaborare i propri piatti, abbinando materie prime e ingredienti, testando nuove ricette, e, infine, memoria, quella che viene dal bagaglio emozionale e personale di ciascuno di noi e che è legata ai ricordi più lievi e intimi legati al cibo che ci accompagnano dalla nostra infanzia. "I miei piatti nascono dall’istinto, che si fa poi guidare dalla memoria gustativa. Nella mia vita, anche se breve, ho avuto la fortuna di girare, viaggiare, assaggiare e mangiare tanto, conoscere culture diverse, stili di cucina diversi. Il processo creativo può intraprendere strade diverse, così cerco di rifarmi alla tradizione oppure a volte parto da un ingrediente, studiandolo e declinandolo al meglio". In piatti come il "Fusillone, pecorino, ’nduja e ricci di mare" o gli "Spaghettoni al nero di sesamo con colatura di alici uvetta e cipollotto", in cui confluiscono più suggestioni, il territorio della Calabria è essenziale per Luca, che tratta le materie prime come regali della terra. "Ho un rapporto romantico con qualsiasi ingrediente, cerco di rispettarlo e di valorizzarlo al meglio, perché dietro ogni prodotto c’è il lavoro di uomini, contadini, pescatori, che vengono prima del cuoco. Seguo l’istinto e la stagionalità, mi piace la semplicità, ma tutto deve essere guidato dal gusto". Il menu non è sempre fisso, molto dipende dagli ingredienti di stagione, da quello che può regalare lo Ionio o il Tirreno. Ci sono alcuni piatti classici degli Abbruzzino e quelli a cui Luca è più legato. Fra questi i Bottoni ricchi ma poveri, uno dei pochi piatti fissi in carta, il perché può essere spiegato solo con le parole dello chef: "Sono dei bottoni realizzati solo con due ingredienti, il pane e il tartufo. Il primo, il pane, apparentemente povero, ma ricco per il suo valore sociale. Il secondo, il tartufo, apparentemente ricco, soprattutto per l’utilizzo nell’alta ristorazione, ma in realtà povero perché viene dalla terra. Insieme, accompagnati da un consommé di manzo, non fanno sentire assolutamente la mancanza di una proteina come la carne. Un piatto che rispecchia la società moderna".Il Ristorante Abbruzzino
Sette tavoli per una sala a cui si accede attraverso il verde di un piccolo giardino. Un ambiente essenziale nella sua semplice eleganza, dove la modernità dello stile minimal accende i riflettori sui piatti e sulla cucina. Colori grigio argilla e bianco mandorla, che rilassano gli occhi e la mente. Un'accoglienza professionale e al tempo stesso calda, familiare, intima, che supporta al meglio l’esperienza di degustazione. Il ristorante si trova in località Santo Janni, a pochi chilometri da Catanzaro e dal mare, lo Ionio, che bagna le spiagge sabbiose della Calabria. Poco più a nord si va verso la Sila, una delle montagne più affascinanti e selvagge d’Italia. Ristrutturato nel 2016, il Ristorante Abbruzzino vanta una stella Michelin dal 2013, sempre riconfermata. La cantina conta circa 500 etichette, tra Calabria (120), Italia e il resto del mondo. La selezione è attenta e precisa e dà vita a due carte dei vini, la prima, quella a cui gli Abbruzzino danno maggiore risalto, è quella che racchiude alcune delle maggiori realtà del territorio calabrese; la seconda è dedicata ai vini italiani e al resto del mondo.
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