Sina Chefs' Cup Contest. La finale oggi a Milano
Ultima tappa del tour gastronomico dedicato ai viaggi e alla cucina che ispirano con la sfida di grandi chef. A competere tra loro chef Senio Venturi e chef Riccardo Agostini. Chef resident della finale al'hotel Sina De La Ville di Milano Taro Shimosaka.
Come coppia, si sono aggiudicati il posto più alto nella classifica della Sina Chefs' Cup Contest e ora si sfideranno in finale per il primo posto assoluto.
Chef Senio Venturi del Ristorante L'Asinello di Castelnuovo Berardenga (Siena) e chef Riccardo Agostini del Ristorante Il Piastrino di Pennabilli (Rimini) si contenderanno lo scettro dell'ottava edizione della manifestazione. La finale si terrà presso Il Vizio, il ristorante del Sina de La Ville di Milano alle ore 20 di martedì 15 novembre.
Il Sina De La Ville, hotel quattro stelle del gruppo Sina Hotels, si trova a metà strada tra il Duomo di Milano e il quadrilatero della moda, una location affascinante per ospitare la tappa conclusiva del contest che ha avuto per protagonisti gli chef stellati fra i più famosi del panorama nazionale. L'ottava edizione della Sina Chefs' Cup Contest si è ispirata al viaggio, alla voglia di libertà, alla curiosità di scoprire nuovi Paesi e culture: la cucina, infatti, è in grado di unire popoli e territori.
Al Sina Villa Medici di Firenze chef Venturi e chef Agostini hanno convinto la giuria che li ha premiati con il primo posto in classifica con il punteggio di 96/100 (coerenza con il tema scelto 20/20; complicità di coppia 20/20; bontà del piatto 18/20; rapporto qualità prezzo 18/20; valore estetico ed artistico del piatto 20/20). Hanno così sbaragliato tutti gli chef stellati avversari, che si sono avvicendati nel corso del contest tra i mesi di maggio e ottobre: a Perugia hanno partecipato gli chef Vincenzo Guarino e Giancarlo Polito, a Viareggio gli chef Alessandro Rossi e Maurizio Bardotti, a Romano Canavese (Torino) gli chef Enrico Marmo e Massimo Viglietti, a Venezia Stefano Vio e Valerio Dallamano, a Roma gli chef Giovanni Vanacore e Luigi Lionetti
Le proposte culinarie della serata sono ispirate a un viaggio intrapreso insieme in Corea: poco prima della pandemia chef Venturi e chef Agostini sono partiti per l'Oriente e il menù che proporranno in questa finale ne rievoca ricordi, emozioni, colori e sapori. Chef Agostini propone un antipasto che ricorda l'autunno, con i profumi evocativi del bosco: cardoncello maturato, uva acida e anice; chef Venturi invece preparerà ravioli di capocollo alla brace, crema di porri, pop corn di maiale e porro fritto, un primo piatto caratterizzato da consistenze e sapori contrastanti.
Chef Resident Taro Shimosaka, originario del Paese del Sole Levante e con una grande passione per il Bel Paese, si è formato in importanti realtà italiane e, di recente, in uno dei più affermati ristoranti d’ispirazione giapponese a Milano. Lo chef Shimosaka proporrà il secondo piatto, salmone scozzese, salsa cachi e mizuna, tsukemono di cavolo viola, e per concludere il dessert, matcha e frutti di bosco.
Le cene della Sina Chefs' Cup Contest sono state ospitate all’interno dei ristoranti del gruppo Sina Hotels. Da Perugia a Roma, da Venezia a Torino le cene, aperte al pubblico, hanno offerto la possibilità di assistere dal vivo gli chef stellati nella preparazione delle ricette che li hanno ispirati.
Le proposte culinarie sono state presentate ad una giuria costituita, in ogni tappa, da tre esperti del settore (critici enogastronomici, giornalisti, nutrizionisti…) e da una giuria garante composta da tre persone presente a tutte le tappe il cui peso del voto è pari a quello di un unico giurato.
Per questa ultima tappa milanese la giuria è costituita da Mariarosaria Bruno, giornalista di Fine Dining Lovers, Alessandra Iannello, giornalista de Il Gusto e di Agrodolce, Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola.
Da Alessandro Breda a Claudio Sadler, da Daniele Usai a Mauro Buffo, da Igles Correlli a Cristina Bowerman: sono oltre 82 gli chef stellati che sono stati protagonisti in questi ultimi dieci anni delle otto edizioni che si sono svolte (per due anni l’evento non si è svolto in rispetto delle limitazioni di legge derivate dalla pandemia).