Spariti 111mila negozi negli ultimi dieci anni. Com'è cambiato il volto delle città nell'indagine Confcommercio

Sono sempre meno le attività tradizionali e di più quelle dei servizi, soprattutto nei centri storici. Il nuovo volto delle città negli ultimi dieci anni

9 Febbraio 2024 - 10:12
Spariti 111mila negozi negli ultimi dieci anni. Com'è cambiato il volto delle città nell'indagine Confcommercio

C'era una volta il commercio. Non è l’inizio di una favola, ma la sintesi di un fenomeno che di anno in anno assume contorni sempre più rilevanti, evidenziati dall'indagine realizzata dall'Ufficio Studi Confcommercio che traccia il quadro sulla demografia d'impresa nelle città italiane.

Se l’anno scorso erano state quasi 100mila le attività di commercio al dettaglio e oltre 15mila le imprese di commercio ambulante a essere “sparite” nei dieci anni precedenti, stavolta – nel conteggio 2024 - il totale sale rispettivamente a più di 110mila e a oltre 24mila. 

Il trend si conferma e si accentua, dunque, e ciò riguarda anche la crescita delle attività di alloggio e ristorazione, aumentate di quasi 10mila unità tra il 2012 e il 2023, anche se in misura leggermente minore rispetto alla rilevazione precedente. Da notare la crescita esponenziale dei bed and breakfast: +168% nei centri storici del Sud e +87% in quelli del Centro-Nord. Nello stesso periodo risultano rilevanti la riduzione del numero di imprese italiane attive nel commercio, negli alberghi e nei pubblici esercizi (-8,4%, con bar in calo e ristoranti in crescita) e il conseguente  aumento di quelle straniere (+30,1%). Ed è interessante notare che metà della nuova occupazione straniera nell’intera economia (+242mila occupati) viene proprio da questi settori.

Le città.

Concentrando l’analisi sulle 120 città medio-grandi, la riduzione di attività commerciali è più accentuata nei centri storici rispetto alle periferie, un fenomeno che interessa tanto il Centro-Nord che il Mezzogiorno, fino allo scorso anno caratterizzato – quest’ultimo - da una maggiore vivacità commerciale.

Il tessuto commerciale nei centri storici.

Nei centri storici sono sempre meno le attività tradizionali (carburanti -40,7%, libri e giocattoli -35,8%, mobili e ferramenta -33,9%, abbigliamento -25,5%) e sempre più quelle che offrono servizi e tecnologia (farmacie +12,4%, computer e telefonia +11,8%), oltre alle attività di alloggio (+42%) e ristorazione (+2,3%).

Desertificazione commerciale.

Nelle nostre città è diventato  sempre più evidente il fenomeno della desertificazione commerciale. Negli ultimi dieci anni sono scomparse dai 120 Comuni oggetto di analisi, oltre 30mila unità locali di commercio al dettaglio e ambulanti (-17%), tanto che la densità commerciale è passata da 12,9 a 10,9 negozi per mille abitanti, pari a un calo del 15,3%. Un fenomeno che non dipende se non in minima parte dal calo della popolazione, scesa solo del 2%.

Per evitare gli effetti più gravi di questo fenomeno il commercio di prossimità non può che continuare a puntare su efficienza e produttività, anche attraverso una maggiore innovazione e una ridefinizione dell’offerta. E resta fondamentale l’omnicanalità, ovvero l’utilizzo anche del canale online, le cui vendite sono passate da 17,9 miliardi nel 2019 a 35 miliardi nel 2023 (+95,5% i beni e +42,2% i servizi), con l’online che nel 2023 vale ormai il 17% degli acquisti di abbigliamento e il 12% del beauty. La crescita dell’e-commerce è la maggiore responsabile della riduzione del numero di negozi ma resta comunque un’opportunità per il commercio “fisico” tradizionale. “La sfida si acuisce per i nostri negozi – ha concluso direttore dell’Ufficio Studi – è ora di prendere sul serio il tema del valore sociale del commercio”.

FOCUS REGIONI.

Di seguito l'analisi, regione per regione, e tutti i materiali dell'ottava edizione dell’Osservatorio sulla demografia d’impresa nelle città italiane e nei centri storici.

Dati dei 120 comuni medio-grandi italiani (regione per regione), di cui 110 capoluoghi di provincia e 10 comuni non capoluoghi di media dimensione (escluse le città di Milano, Napoli e Roma perché multicentriche, dove non è possibile, cioè, la distinzione tra centro storico e non centro storico).

I file excel delle Regioni contengono singoli fogli con i dati relativi ad ogni città osservata.

Abruzzo Molise
Basilicata Piemonte
Calabria Puglia
Campania Sardegna
Emilia Romagna Sicilia
Friuli Venezia Giulia Toscana
Lazio Trentino Alto Adige
Liguria Umbria
Lombardia Valle d'Aosta
Marche Veneto

Fonte: https://www.confcommercio.it/-/demografia-impresa-citta-italiane

Horecanews.it informa ogni giorno i propri lettori su notizie, indagini e ricerche legate alla ristorazione, piatti tipici, ingredienti, ricette, consigli e iniziative degli chef e barman, eventi Horeca e Foodservice, con il coinvolgimento e la collaborazione delle aziende e dei protagonisti che fanno parte dei settori pasticceria, gelateria, pizzeria, caffè, ospitalità, food e beverage, mixology e cocktail, food delivery, offerte di lavoro, marketing, premi e riconoscimenti, distribuzione Horeca, Catering, retail e tanto altro!

Puoi ascoltare le nostre notizie in formato audio anche sui nostri canali Spreaker, Spotify, Apple Podcast, Google Podcast, Deezer, Castbox.

Compila il mio modulo online.