Tutti i trend del Comfort Food nel 2020 in Italia. Dai marchi preferiti al consumatore tipo

Qual è il consumatore tipo di comfort food? American Uncle ne traccia il profilo, individuando i maggiori trend.

28 Apr 2021 - 22:41
Tutti i trend del Comfort Food nel 2020 in Italia. Dai marchi preferiti al consumatore tipo
In età adulta il consumo di snack è abbastanza frequente, circa due volte a settimana, con una maggioranza di millennials a trainare il trend (circa il 70% dei consumatori abituali). Parliamo di Comfort Food per quei cibi che ci rilassano, evocando in noi sentimenti piacevoli o nostalgici, caratteristici dell'infanzia. American Uncle, piattaforma di e-commerce leader nazionale nel settore comfort food, ha realizzato uno studio per comprendere meglio i trend diffusi attraverso le nuove abitudini degli italiani nel 2020. A causa di una sempre maggiore omologazione dei sapori dovuta alla produzione industriale di snack, dice lo studio, sempre più italiani hanno cercato, prevalentemente online, prodotti non reperibili in Italia che potessero soddisfare le esigenze di gusto particolari. Ciò si è manifestato attraverso la nascita di numerosi e-commerce che intendono rispondere a questa domanda, che ha contribuito nel 2020 ad una crescita di consumi del 60% rispetto al 2019.

Chi acquista Comfort Food in Italia?

I principali consumatori di comfort food in Italia nel 2020 appartengono alla fascia d’età 25-34 (33,83%), seguiti dalla fascia 18-24 (30,37%) e 35-44 (19,59%). Minore interesse è manifestato dalle fasce di età 45-54 (9,16%), 55-64 (4,36%) e +65 (2,69%). width= In particolare, la fascia 18-24 rispetto al 2019 ha registrato un incremento di consumo dell’82% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento di consumo in questa fascia di età è imputabile agli effetti del lockdown che ha aumentato il tempo libero a disposizione di questi consumatori e il bisogno di evasione attraverso “coccole” alimentari. Considerando che circa il 64,2% dei consumatori è under 35, il dato di consumo in questa fascia di età risulta maggiore rispetto a quello dell’utilizzo delle piattaforme di food delivery: secondo i dati dell’osservatorio di Just Eat del 2020[4], il 55% degli utilizzatori della piattaforma appartiene alla categoria dei millennials. Ciò non sorprende, considerando che si tratta delle generazioni più aperte alle innovazioni e alle nuove esperienze: familiarizzando con le consegne a domicilio, con l’utilizzo di piattaforme e con i pagamenti digitali, questi consumatori sviluppano facilmente familiarità anche con gli e-commerce, con il risultato di una maggiore predisposizione all’acquisto di prodotti alimentari online. Si registra una percentuale maggiore di consumatori di sesso maschile (57,1%) rispetto a quelli di sesso femminile (42,9%). Anche in questo caso il dato si discosta in parte da quello dell’osservatorio di Just Eat, che vede il 48% degli utenti costituito da donne e il 52% da uomini. Tra le fasce di età analizzate, il segmento di consumatori più ampio si registra nei maschi di età compresa fra i 25 e i 34 anni (20,03%).

Dove si acquista di più?

 width=Il Nord Italia è l’area geografica in cui si acquista quasi la metà del comfort food sul territorio nazionale (46%), seguita dal Sud (32,3%) e dal Centro Italia (21,7%). Si tratta anche dell’area in cui si spende di più: lo scontrino medio al Nord, infatti, è superiore dell’11% rispetto al sud e del 3% rispetto al centro Italia. Il dato riflette la popolazione per area geografica e la densità abitativa. A trainare la classifica delle principali province italiane per consumi troviamo Roma, Napoli e Milano, in cui i consumi sono in crescita rispettivamente del 46,89%, 47,16% e 59,86% rispetto al 2019. Roma e Milano sono anche, rispettivamente, la prima e la terza città in cui nel 2019 si sono registrati più ordini di food delivery è ciò rafforza l’idea che l’abitudine di acquisto del food delivery sia analogo quello del comfort food per modello di acquisto, utenti e tecnologia utilizzata.

Perché si acquista comfort food?

 width=Secondo un’indagine di American Uncle su un campione di 1300 clienti, la principale motivazione di acquisto di comfort food è la curiosità (44%) seguita dalla necessità di fare un regalo (21%), dal desiderio di golosità (19%) e dalla voglia di ripetere un’esperienza di fruizione già svolta in passato (15%). La “curiosità” è da interpretare come desiderio di provare qualcosa di nuovo: la maggior parte dei prodotti consumati non è infatti reperibile in Italia e ciò alimenta il desiderio di provarli. Spesso questa “prova” si traduce in una vera e propria esperienza, dato che questi prodotti sono raramente acquistati singolarmente o in piccole quantità: circa il 44% degli acquisti dei consumatori riguarda l’acquisto di bundle a sorpresa. Tale comportamento può essere interpretato come il metodo migliore per soddisfare un bisogno di novità e per colmare una scarsa conoscenza dei prodotti acquistati. Anche quando non si acquistano bundle a sorpresa, l’atteggiamento osservato è di provare quante più cose possibili con un singolo acquisto.

Prodotti più venduti

 width=Il prodotto più acquistato nel 2020 è l’Happy Hippo. Anche se ritirato dal mercato italiano nel 2013, oggi si stimano circa 22.000 ricerche mensili sul web [6]. Ciò testimonia un forte attaccamento da parte dei consumatori a un prodotto che per ragioni di marketing è stato escluso per molto tempo dal mercato. A seguire ci sono gli M&M’s Bite Size Cookies, nati dalla collaborazione con il brand Keebler. Ciò dimostra mostra come gli utenti apprezzino molto anche versioni alternative e rivi- sitate di un prodotto ben conosciuto come gli M&M’s, il cui brand è il secondo più venduto nel periodo analizzato. Il terzo prodotto più venduto è le Patriots Onion Rings (prodotto a marchio American Uncle realizzate in Italia). Il successo manifestato da questo prodotto evidenzia che gli utenti non prestino molta importanza alla provenienza ma siano più attenti alla ricerca del sapore inedito.

Brand più venduti

 width=Il marchio più acquistato nel 2020 è M&M’s, Seguito da Fanta e Oreo. In particolare Fanta, marchio di cui Coca Cola è proprietario sin dal 1958, ha negli anni incrementato la propria gamma negli Stati Uniti e tali varianti sembrano essere molto apprezzate anche dagli Italiani. Sorprendente il dato del brand Kinder, unico brand italiano nella classifica le cui vendite sono trainate principalmente dal prodotto Happy Hippo.

Cosa si cerca di più?

 width=La categoria più cercata in Italia è quella dei cereali, che pesa poco più del 58% sulle 10 principali chiavi di ricerca. Si tratta di certo di un dato inusuale, soprattutto se accostato alle ricerche di creme spalmabili e biscotti. Questi ultimi, infatti, sono al primo posto nella classifica dei prodotti più consumati a colazione dagli italiani [8], seguiti da brioche/ muffins e fette biscottate. I cereali in questo caso solo “solo” al quarto posto. Lo stesso discorso vale per le ricerche delle creme spalmabili, che vedono i gusti Marshmallow e burro d’arachidi tra i più desiderati. Ciò rappresenta un netto contrasto con il consumo di creme spalmabili nel mercato italiano, dove Ferrero detiene l’86% delle quote di mercato ma che ultimamente ha visto emergere nuovi marchi con le relative proposte: ad esempio Crema pan di stelle e Crema Rossana. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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