Italiani e cucina: come cambiano le abitudini tra casa e ristoranti
Dalla cucina di casa ai ristoranti etnici, da Instagram all'AI, un ritratto aggiornato delle abitudini food degli italiani secondo l’indagine Acadèmia.tv
INDAGINI E RICERCHE - Conviviali, casalinghi e lenti. Così si presentano gli italiani del 2025 ai fornelli, secondo un’indagine condotta da Acadèmia.tv, la piattaforma di video corsi di cucina che ha analizzato abitudini, preferenze e rapporto con la tecnologia di chi ama cucinare. I risultati raccontano di persone che si lasciano ispirare dai social – soprattutto Instagram – imparano dai blog e, quando scelgono di mangiare fuori, cercano esperienze di gusto esotiche con una chiara predilezione per i ristoranti asiatici.
Ben il 64% utilizza l’intelligenza artificiale per trovare spunti e apprendere nuove tecniche, anche se uno su due ammette di non fidarsi completamente della qualità dei contenuti generati.
Il piacere di cucinare (insieme)
L’indagine, condotta su appassionati di cucina tra i 25 e i 45 anni provenienti da tutta Italia, mostra che soltanto il 17,6% cucina abitualmente solo per sé, mentre la grande maggioranza – oltre otto italiani su dieci – preferisce preparare piatti per famiglia e amici. Per il 95% dei partecipanti, il momento del pasto rappresenta una vera occasione sociale, e il 65% dichiara di dedicare almeno 30 minuti alla preparazione dei piatti, valorizzando la lentezza e la cura in cucina.
Chi si mette ai fornelli per gli altri tende anche a impegnarsi di più, spinto dal desiderio di far star bene i propri commensali. Le difficoltà economiche, con prezzi in aumento e un potere d’acquisto più debole, hanno ridotto le uscite: l’82% mangia fuori non più di una volta a settimana, privilegiando ristoranti italiani o pizzerie (74%), seguiti da ristoranti etnici (13,5%) e locali di alta cucina (10%). Solo il 2,5% opta per il fast food. L’elemento più rilevante nell’esperienza al ristorante resta il servizio, seguito dalla proposta culinaria e, solo in terza posizione, dalla location.
Sapori del mondo e scelte influenzate dai social
Tra le cucine straniere più amate, quella asiatica domina con il 55% delle preferenze, trainata dalla cinese, seguita da giapponese, indiana e thailandese a pari merito. Il 14% sceglie la cucina mediorientale, con la libanese che raccoglie il 73% dei consensi, distanziando nettamente quella turca. Il 12% opta per i sapori europei, in cui spiccano la greca e la spagnola, mentre le cucine messicana e sudamericana seguono con rispettivamente 9% e 8%.
A influenzare la scelta del locale non è solo il tradizionale passaparola, ma anche il mondo digitale: una persona su due dichiara di lasciarsi guidare dai social network, che giocano un ruolo sempre più centrale nel modo in cui gli italiani scoprono e vivono il cibo.
Tra social, AI e nuove frontiere del gusto
L’universo del food online ha reso ricette e tecniche accessibili a tutti, con una grande quantità di contenuti gratuiti che uniscono intrattenimento e divulgazione. Il social più usato è Instagram, scelto dal 68% degli intervistati, seguito a distanza da YouTube e Facebook (entrambi al 13%).
Per approfondire, nove appassionati su dieci si affidano ai blog di cucina; i creator preferiti risultano: Giallo Zafferano, Benedetta Rossi, Cucina Botanica e Chef in Camicia. Il 63% prova a rifare le ricette trovate online, mentre solo il 28% le condivide a sua volta.
Nonostante la diffidenza verso l’AI resti alta, il 64% degli intervistati la considera ormai un valido strumento di supporto in cucina. Gli usi più frequenti riguardano la creazione di menu personalizzati, la gestione di intolleranze alimentari e la ricerca di tecniche di cottura o strumenti specifici.
Da questa tendenza nasce ChefCPT, l’assistente AI sviluppato da Acadèmia.tv per i propri iscritti, addestrato su oltre 2.000 ore di video corsi e sul know-how di maestri come Iginio Massari, Gabriele Bonci, Ernst Knam, Davide Oldani e Norbert Niederkofler. Il sistema offre suggerimenti tecnici in tempo reale, dalla sostituzione di ingredienti alla creazione di menu su misura, fino al recupero di passaggi specifici delle ricette.
Entro la fine dell’anno, la piattaforma punta ad ampliare ulteriormente la base di conoscenze, includendo live cooking e decine di volumi di cucina per rendere l’esperienza ancora più personalizzata.
«La nascita di questo strumento segna uno spartiacque per la piattaforma – spiega Nicolò Zambello, AD di Acadèmia – che si dirige verso una nuova fase della sua vita caratterizzata dalla personalizzazione: dal ricettario, che verrà arricchito con oltre mille nuove ricette, alla creazione di piani alimentari o dietetici che tengano conto di intolleranze, stagionalità e fabbisogno. Una scuola di cucina digitale col sapere dei maestri, ma sempre più adattabile alle esigenze della singola persona. Per il futuro prossimo, stiamo valutando di rilasciare una versione di ChefCPT anche al di fuori della piattaforma, pur mantenendo le radici nell’ecosistema di contenuti qualificati che la caratterizzano fin dalla nascita».






