Vino e territorio: Pucciarella e Trequanda si rilanciano sul mercato nazionale

Grazie al Fondo Pensioni Cariplo Pucciarella e Trequanda si affacciano al mercato nazionale e aprono alla distribuzione nel canale Horeca

6 Ottobre 2025 - 15:03
Vino e territorio: Pucciarella e Trequanda si rilanciano sul mercato nazionale

VINO E SPUMANTE - Due tenute storiche del Centro Italia Pucciarella (Perugia) e Trequanda (Siena) si rinnovano completamente. Le due aziende agricole, punti di riferimento rispettivamente per l'Umbria e per la zona compresa tra Val d'Orcia e Val di Chiana in Toscana, hanno ripensato la loro brand identity e stanno per lanciare una proposta enologica pensata specificamente per la distribuzione nel canale Horeca su scala nazionale.

Gli investimenti e il patrimonio delle due realtà

"Il piano di crescita continua e sostanziale del disegno imprenditoriale ad opera del Fondo Pensioni per il Personale Cariplo - dichiara Mauro Selva, direttore generale del Fondo - consolida l'investimento fondiario in due territori dall'elevata potenzialità agricola e ricettiva, che chiedono e meritano di essere esplorati e valorizzati. In particolare, il valore del patrimonio delle due aziende si attesta sui 12 milioni di euro per Pucciarella e sui 18 milioni per Trequanda". Le due tenute rappresentano quindi un asset strategico in aree vocate sia alla produzione che all'accoglienza.

I vigneti e le produzioni tra Umbria e Toscana

Il vigneto di Pucciarella copre 85 ettari nelle zone collinari più adatte e con l'esposizione migliore tra Magione e Corciano, dove il terreno è composto soprattutto da galestro, con componente argilloso-calcarea.
Trequanda invece lavora 60 ettari di vigne piantate tra i 350 e i 450 metri sul livello del mare, in una fascia che sta tra Val di Chiana e Val d'Asso. Qui si producono vini nelle denominazioni DOCG Chianti, DOC Orcia e IGT Toscana, su suoli ricchi di limo e arenarie con buona presenza di sale. Ma Trequanda non è  solo vino: l'azienda porta avanti anche un allevamento di bovini di razza Chianina con circa 290 capi di qualità genetica eccellente.

Dal punto di vista agronomico ed enologico, entrambe le cantine puntano su vitigni autoctoni e internazionali lavorati però con un'interpretazione legata al territorio, usando tecnologie moderne e metodi vitivinicoli avanzati.
Il risultato sono due gamme di vini che mettono insieme quello che il luogo può dare e quello che il mercato odierno cerca: freschezza, facilità di beva e la capacità di raccontare il territorio attraverso il calice.
Per i volumi, Pucciarella produce 120 mila bottiglie all'anno mentre Trequanda 100 mila. Entrambe le produzioni vengono vendute attraverso lo shop interno alle aziende, l'e-commerce e il canale Horeca che è ancora in fase di organizzazione.

Nuova immagine e accoglienza tra storia e natura

Sul fronte estetico, i design di prodotto e istituzionale puntano a eleganza e immediatezza con forme morbide e pulite, illustrazioni evocative, colori moderni e una selezione attenta di materiali e finiture.
La linea umbra ha come elemento distintivo le "pucciarelle", personaggi femminili ispirati alla mitologia del posto, e il lago che compare nell'etichetta del Plèstina Trasimeno Gamay, vino simbolo della denominazione locale.

 
Trequanda invece sottolinea il legame profondo con il borgo che le dà il nome, un posto dove l'attività agricola si intreccia con la storia medievale che custodisce.

Oltre al vino, entrambe le aziende hanno sviluppato un'offerta di ospitalità curata ma genuina e diretta, da vivere con i ritmi rilassati che questi luoghi meritano. Pucciarella ha la sua base in un Castello di stile medievale del 1717, con 11 appartamenti che si affacciano su un giardino privato con piscina riservata agli ospiti e due sale per eventi. Trequanda gestisce invece due strutture ricettive: una dentro il borgo medievale e un agriturismo a pochi chilometri di distanza.

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