Abbonamento domestico pay TV trasmesso in locale commerciale. Si può fare?
Il Tribunale di Bologna ha ribadito l'illegalità dell'utilizzo di abbonamenti tv domestici per trasmissioni in locali commerciali.
La risposta è no, non si può utilizzare un abbonamento tv domestico all'interno del proprio esercizio commerciale. E se era già illegale prima, adesso è arrivata un'ulteriore conferma da parte del tribunale di Bologna che si è pronunciato a favore di Sky e DAZN contro un esercente.
Ad oggi, la trasmissione di contenuti delle partite di serie A all'interno di esercizi commerciali non può prescindere da un apposito abbonamento sottoscritto con Sky. Gli abbonamenti che includono la Serie A venduti da altri operatori, come DAZN e TIM, sono infatti limitati agli utilizzi che avvengano in ambiente domestico.
Nell’ambito delle attività di contrasto alla diffusione illecita dei contenuti svolte sul territorio, Sky riscontra frequentemente la diffusione illecita di contenuti inclusi nella propria offerta audiovisiva in assenza di validi abbonamenti. Tale condotta viene posta in essere dagli esercenti talvolta utilizzando servizi integralmente illeciti, come le IPTV illegali, oppure attraverso l'utilizzo all'interno del locale commerciale di abbonamenti destinati ad uso residenziale.
Nel primo caso, i tribunali si sono espressi anche attraverso pene di natura detentiva (come nel caso del tribunale di Cagliari dello scorso 13 gennaio o nella precedente decisione del tribunale di Locri del 2 dicembre 2021). Nel caso degli abbonamenti domestici utilizzati nei locali pubblici, gli esercenti tendono a considerare questo comportamento come meno grave se non addirittura legale.
La decisione del 20 aprile del tribunale di Bologna ha sancito però una volta per tutte questo tipo di comportamento.
Il giudizio è stato promosso da Sky nei confronti di un esercente che diffondeva le partite della Serie A all’interno del proprio bar attraverso un abbonamento residenziale DAZN. Nel procedimento sono intervenute anche DAZN e Lega Nazionale Professionisti Serie A che si sono associate alle richieste di Sky.
Ebbene, con il provvedimento emesso a definizione del giudizio il Tribunale ha accolto integralmente le richieste di Sky e ordinato all’esercente di cessare immediatamente “la diffusione abusiva […] delle partite del Campionato di Serie A […] in assenza di idonea licenza per la trasmissione all’interno di esercizi commerciali”.
Nelle motivazioni del provvedimento, il Tribunale ha chiarito in modo esemplare che “è evidente che la fruizione in ambito domestico rispetto alla fruizione in un locale commerciale o aperto al pubblico determina una differenza sostanziale dell’oggetto del contratto di abbonamento, sicché l’utilizzo dell’abbonamento per uso domestico in ambito commerciale non è lecito, prima che non consentito in termini contrattuali”. Il Tribunale ha anche evidenziato la gravità di questa condotta che oltre a procurare “un pregiudizio di tipo economico che […] deriva dalla mancata regolare stipulazione di contratti di abbonamento con gli esercenti commerciali” è tale da determinare un “discredito” per Sky “nell’ambiente commerciale di riferimento” e dunque un “pregiudizio” di “natura irreparabile”.
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