Quando mancherà l'olio di girasole, cosa accadrà alle etichette dei prodotti?
Dal momento che presto l'olio di girasole potrebbe non essere più disponibile, l'industria alimentare potrebbe essere costretta a sostituirlo con un altro ingrediente per realizzare biscotti, maionese, fritture, ecc. In considerazione della situazione attuale, il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato una circolare che consente all’industria alimentare italiana di poter utilizzare eccezionalmente le etichette e gli imballaggi già in possesso, sostituendo l’olio di girasole con altri oli vegetali nella lista degli ingredienti.
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In considerazione della situazione degli approvvigionamenti delle materie prime dovuta al conflitto in Ucraina, il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato una circolare che consente all’industria alimentare italiana di poter utilizzare eccezionalmente le etichette e gli imballaggi già in possesso, sostituendo l’olio di girasole con altri oli vegetali nella lista degli ingredienti dei prodotti.
L'olio di semi di girasole è la base essenziale di numerosi prodotti alimentari italiani quali ad esempio biscotti, maionese, creme spalmabili, pasta ripiena, sughi, fritture, tonno. L'Ucraina detiene il 60% della produzione e il 75% dell'export e rappresenta il principale coltivatore di girasoli al mondo. Entro un mese, con l'attuale andamento dei consumi, le scorte di olio di semi di girasole sono destinate ad esaurirsi. La situazione potrebbe complicarsi se il conflitto dovesse proseguire, compromettendo la semina prevista in primavera.
Secondo le previsioni divulgate dalla nota del Ministero dello Sviluppo economico, entro breve termine l'olio di semi di girasole non sarà più disponibile e le imprese dovranno riformulare i propri prodotti.
Oltre al problema dell'approvvigionamento e dell'individuazione dei sostituti, si rivela necessario individuare soluzioni per risolvere il problema delle etichette, che andrebbero aggiornate con i nuovi ingredienti, in conformità al regolamento UE 1169/2011.
Pertanto provvisoriamente, con l'obiettivo di garantire la continuità della produzione evitando un aumento dei costi e al contempo assicurare la corretta informazione dei consumatori, in vista dell'adeguamento progressivo delle etichette sarà possibile introdurre attraverso il getto d'inchiostro, o altri sistemi come adesivi e affini, una frase che indichi quali oli o grassi siano stati impiegati in sostituzione dell'olio di girasole, segnalando eventuale presenza di allergeni.
La distribuzione al dettaglio dovrà ricorrere a idonei strumenti volti a informare tempestivamente il consumatore sulla possibile sostituzione dell'olio di girasole.
Nella nota, inoltre, si fa riferimento al "possibile perdurare di incertezze in termini di approvvigionamento di oli e grassi vegetali" e per questo il Mise rende noto che sarà possibile indicare nelle nuove etichette la dicitura generica della categoria oli e grassi vegetali, seguita dalle origini vegetali potenzialmente presenti, in considerazione delle forniture disponibili: girasole, palma, mais, soia, ecc.
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