Akira Yoshida apre a Fontana di Trevi il suo primo Ramen Lab
Akira Yoshida apre a Roma, in zona di Fontana di Trevi trova Ramen Lab, il primo laboratorio artigianale di noodles del suo gruppo
Dopo la primissima apertura a Roma nel 2016 e il moltiplicarsi dei suoi locali, Akira Yoshida, imprenditore giapponese naturalizzato italiano, ha inaugurato Ramen Lab, un laboratorio artigianale tutto incentrato sulla famosa zuppa di noodles orientali.
Akira Yoshida quest’anno compie 35 anni e in Italia è un imprenditore di successo nel campo della ristorazione. Nato a Hyogo, prefettura giapponese nella regione del Kansai vive in Italia dagli inizi del 2000.
Come testimonia anche una pagina di Wikipedia a lui dedicata era una promessa del calcio a 5 in Giappone ma prima dei trent’anni abbandona la carriera sportiva per investire sulla gastronomia giapponese nel nostro Paese. La sua mission: diffondere l’autentica tradizione culinaria del Sol Levante partendo da Roma, la città che lo ha adottato.
Qui nel 2016 fonda Ramen Bar Akira nella zona di Ostiense a cui sono seguite diverse aperture come la bottega in stile street food all’interno del Mercato Centrale all’interno della Stazione Termini per poi aprire anche a Torino.
A inizio anno è arrivata la terza sede romana nella centralissima zona di Fontana di Trevi dove si trova Ramen Lab, il primo laboratorio artigianale di noodles del gruppo Akira, l’unico in città a possedere una preziosa impastatrice professionale giapponese per realizzare la pasta home made.
Il nuovo menu amplia la carta dei ramen già presente arrivando a contarne 12 tipologie con brodo a base di carne di maiale, carne di pollo, oppure vegetale cotto rigorosamente per 12 ore.
Qui è possibile personalizzare il tipico piatto giapponese a base di spaghetti di frumento serviti nel brodo scegliendo lo spessore della pasta, fine o spessa, il tempo di cottura, normale o al dente, oltre ai diversi topping come le fettine di maiale, l’uovo sodo marinato nella soia, l’alga nori, il porro e la salsa piccante.
Ogni ciotola di ramen ha un peso differente e corrisponde a una diversa area geografica: il Tonkotsu Shoyu, ad esempio, è una specialità di Fukuoka con brodo di maiale, una fetta di carne di maiale, saporita salsa Shoyu, spinaci e alghe, ancora il Tonkotsu Shio, ricetta più antica e sapida oppure il Tonkotsu Miso Spicy per chi ama il piccante. Sono presenti due versioni vegetariane, il Veggy Ramen a base di brodo vegetale, miso piccante, verdure miste, alga, olio di oliva e sesamo, e il Veg Deluxe, meno speziato ma sempre con brodo vegetale, latte di soia, tempura di verdure, tofu, mais, porro, salsa Shio, alga e olio di oliva.
Gradevole anche nei periodi più caldi, c’è Hiyashi Cold Ramen viene servito freddo con carne di maiale a listarelle, pomodori, cetrioli, omelette, salsa di soia con zenzero, sesamo e alga, un piatto fresco, sempre colorato e nutriente.
A valorizzare la dettagliata e originale offerta, alcune prelibatezze giapponesi come Edamame (fagioli di soia), Onigiri (polpette di riso ripiene di pesce o verdure), Gyoza (ravioli fritti e ripieni di pollo o verdure), Takoyaki (palline di polpo fritte), Karaage (bocconcini di pollo fritti), Curry Don (riso bianco, salsa al curry, patate, carote e cipolla), Chashu Don (carne di maiale marinata in salsa di soia, condita con porro, salsa piccante, alga nori e riso bianco).
Due tipi di dolci completano il menu: Dorayaki, pancake ripieno di marmellata di fagioli rossi Azuki, e Taiyaki, stesso dessert tipico ma a forma di pesce.
Ad accompagnare la proposta gastronomica sakè, birre giapponesi e altre bevande analcoliche. Ramen Bar attualmente può accogliere 20 coperti nel dehors allestito tra i pittoreschi vicoli romani, in attesa delle riaperture anche all’interno dei ristoranti e dopo le quali il nuovo locale di Akira Yoshida potrà ospitare a pranzo e a cena fino a 60 persone con distanziamento.
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