Amadori. La filiera al centro del secondo report di sostenibilità dell'azienda
Amadori punta su un sistema alimentare sano, equo e rispettoso dell’ambiente, delle persone e degli animali, e si racconta nel secondo report di sostenibilità dell'azienda.
La comunità Amadori, fatta di dipendenti, allevatori, fornitori e partner è protagonista del Report di Sostenibilità 2021, il secondo pubblicato da Amadori.
Il report è il risultato del coinvolgimento di diversi ambiti e diverse funzioni aziendali e ha l’obiettivo di consolidare la relazione con gli stakeholder dell’azienda, condividendo un progetto e ponendo le basi per affrontare al meglio, e insieme, un mercato difficile.
Per Amadori, essere sostenibili significa contribuire alla creazione di un sistema alimentare sano, equo e rispettoso dell’ambiente, delle persone e degli animali, che trova il suo fondamento in una filiera italiana integrata in tutte le sue fasi, controllata e certificata, dalle sementi alla GDO, passando per gli allevamenti e i siti di trasformazione alimentare. Un impegno che contraddistingue da sempre il modello imprenditoriale dell’azienda e che le permette di allinearsi alla strategia Farm to Fork, al centro del Green Deal europeo.
“In molti parlano di filiera 100% integrata, ma in pochi ce l’hanno davvero. Il Report di Sostenibilità 2021 di Amadori racconta cosa significhi davvero avere una filiera integrata e certificata e quali siano i benefici per i consumatori”, commenta Francesco Berti, Amministratore delegato Amadori SpA. “Per Amadori, l’impegno verso la sostenibilità viaggia di pari passo con lo sviluppo industriale. Per questa ragione sono molti i tavoli aperti con i business partner strategici su questo fronte, dalla logistica al packaging.”
A conferma dell’unità di intenti alla base di una vera e propria “comunità Amadori”, gli stakeholder concordano con l’azienda sull’importanza del ruolo della sostenibilità nei rispettivi settori di attività, secondo un’indagine condotta su un cluster di stakeholder del Gruppo da parte dell’Istituto Ixé, in collaborazione con Homina. Secondo la ricerca, tutte le aziende coinvolte dispongono di un Piano Strategico di sostenibilità e dichiarano il presidio attivo di tutti gli aspetti analizzati, dalla sicurezza sul lavoro alla lotta alla corruzione, dal supporto delle comunità locali al rispetto delle diversità, fino alla protezione dell’ambiente.
Amadori investe costantemente per migliorare le sue performance ambientali, in tutti gli ambiti della filiera. Per questa ragione, nel 2021 ha scelto anche di iniziare una collaborazione con la start-up Green Router, il primo tool manageriale italiano per la mappatura puntuale delle emissioni legate al trasporto logistico lungo tutta la filiera integrata, con lo scopo di orientare puntualmente ed efficacemente le strategie future di miglioramento in questo ambito.
Al fine di condividere i progetti, le attività e i piani, l’azienda ha inoltre deciso di rendere il Report di sostenibilità fruibile attraverso il sito www.sostenibilita.amadori.it.
Amadori. Fondata nel 1969, Amadori è oggi un Gruppo leader nel comparto agroalimentare. Da sempre specialista del settore avicolo, con una quota di mercato di circa il 30% sul totale carni avicole in Italia, sta estendendo la propria offerta a tutto il campo delle proteine: bianche, rosa e verdi. Il Gruppo Amadori, che può contare sulla collaborazione di oltre 9.000 persone, tutte in Italia si distingue sul mercato per la gestione integrata della propria filiera italiana, formata da: 6 stabilimenti di trasformazione alimentare, 5 incubatoi, 4 mangimifici e 1 in conto lavorazione, oltre 800 allevamenti sia di proprietà che in convenzione, 3 piattaforme logistiche e 19 centri di distribuzione fra filiali e agenzie, che garantiscono una distribuzione capillare in tutta Italia.
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