Assoviaggi e Fiavet scrivono al Ministro Centinaio: troppa burocrazia nel settore turistico
Poche regole chiare uguali per tutti perché l'attuale situazione di confusione penalizza gli esercenti onesti e penalizza i turisti in visita nel nostro Paese: le chiedono Assoviaggi Confesercenti e Fiavet Confcommercio - le principali associazioni di categoria maggiormente rappresentative delle agenzie di viaggio - in una lettera inviata al ministro Gian Marco Centinaio. Le due associazioni hanno sollecitato un incontro a breve per discutere delle tematiche che attanagliano il comparto affetto da troppe leggi, regolamenti, indicazioni, in un settore dove sarebbe necessaria una veloce sburocratizzazione della materia. "È assurdo che in Italia ci siano 21 leggi sul turismo diverse da regione a regione! Un caos che non fa bene né alle imprese del nostro comparto - che rispettano le leggi creano valore aggiunto, gettito fiscale e posti di lavoro - né ai consumatori/viaggiatori" sottolinea Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi. La nuova direttiva europea ha di fatto introdotto un quadro sanzionatorio più completo rispetto al precedente e proprio nel solco di queste norme Assoviaggi Confesercenti e Fiavet Commercio chiedono, in questo scenario complicatissimo, una razionalizzazione delle norme, che possa essere di aiuto agli esercenti in regola e porre degli argini all'abusivismo nel settore. Del resto lo stesso Centinaio intervenne qualche tempo fa sul caos Venezia. “Il mio intento – disse – è fare come in Inghilterra, dove una struttura ricettiva deve avere un codice identificativo. Se lo hai puoi affittare, altrimenti no. E se uno affitta una stanza o un appartamento abusivamente si prende una multa da 500.000 euro, una cifra talmente spropositata da dissuadere i furbi”. Si attende quindi un incontro con i sindaci delle grandi città turistiche e gli assessori regionali per affrontare il problema.