Bioagriturismo Il Fondaccio a Vinci, fra enogastronomia e cultura
Godersi un bel viaggio e un soggiorno sulle vie del gusto, per un itinerario ricco di piacere, arte storia e cultura. L’enoturismo è sempre più di tendenza e a Vinci, sulle splendide colline toscane, il Bioagriturismo Il Fondaccio dell’azienda agricola Falzari offre ai visitatori un’esperienza unica che unisce all’ospitalità di famiglia momenti di convivialità impreziositi da degustazioni e pillole d’arte e di storia. Ideale per chi desidera vedere luoghi suggestivi, densi di racconti di antiche tradizioni e di cultura, assaggiando cibi e vini di qualità, frutto di un’attenta agricoltura biologica e biodinamica.
Circondato da un panorama mozzafiato, aperto e accogliente, il Bioagriturismo Il Fondaccio sorge tra i vigneti che la famiglia Falzari ha iniziato a lavorare sin dagli anni ’90, quando dalla Sardegna si è trasferita in Toscana per abbracciare un nuovo stile di vita, in linea con la natura e il rispetto per l’ambiente. Nell’avventura sono stati coinvolti gli interessi artistici e professionali di mamma Clementina, di papà Sandro dirigente d’azienda e dei figli Sergio e Roberto, che oggi gestiscono con impegno e passione l’azienda vinicola Falzari, produttrice di vini biodinamici e certificata per la produzione di vini biologici, in un’area di 4 ettari circa con vitigni di Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon e Trebbiano.
Per scoprire da vicino questa realtà è possibile prenotare la degustazione, visitare la cantina e l’azienda, partecipando a eventi di degustazione dei prodotti biologici e biodinamici, assaggiando le etichette dei vini Fratelli Falzari: Chianti D.O.C.G “Selengaia”, IGT Rosso Toscano “Altrove”, IGT Rosso Toscano “Pilandra” (Sangiovese in purezza) e IGT Bianco Toscano “Tinnari” (Trebbiano Toscano in purezza).
“Amiamo l’artigianato e l’arte – afferma Sergio Falzari - è nostro desiderio presentare i nostri vini in un ambiente ricco di nostre opere artistiche in macramè, ceramica artistica e quadri astratti. Anche le etichette delle nostre bottiglie riportano dei quadri astratti realizzati da Clementina, nostra madre, che a lungo si è dedicata alla pittura ed all’espressione informale”.
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