Buoni Pasto. La risposta delle associazioni al Consip: "serve intervento immediato sulle gare"
Il Consip dichiara che la gara Buoni Pasto 10 continuerà ad essere aggiudicata con il criterio precedenti. Fipe, ANCD Conad, ANCC Coop, FIEPeT Confesercenti, Federdistribuzione, FIDA chiedono un intervento di Governo e Istituzioni per invertire da subito la rotta di marcia
“Prendiamo atto che anche Consip auspica evoluzioni del quadro normativo volte a rendere più efficiente il sistema dei buoni pasto in Italia. È infatti indispensabile riformare al più presto le modalità di acquisto dei buoni da parte delle pubbliche amministrazioni e occorre intanto intervenire subito sulla prossima gara Buoni Pasto 10, per evitare che si scarichino ancora una volta sugli esercizi convenzionati i rilevanti sconti di cui beneficia lo Stato in sede di gara.” Questa la risposta all’unisono dei rappresentanti delle sei organizzazioni – ANCD Conad, ANCC Coop, FIEPeTConfesercenti, Federdistribuzione, FIDA e Fipe Confcommercio – che lo scorso 17 maggio hanno organizzato una conferenza stampa per denunciare le distorsioni del sistema dei Buoni Pasto in Italia, un mercato che per la prossima gara Consip si stima abbia una base d’asta di oltre un miliardo e duecentocinquanta milioni di euro.
Il Consip ha poi successivamente risposto con una nota stampa in cui si chiariva che le ultime due edizioni della gara per il servizio sostitutivo mensa mediante buoni pasto hanno necessariamente tenuto conto di normative più recenti che hanno introdotto "un’interdipendenza tra sconto riconosciuto dalla Società emettitrice alla PA e commissione applicata dalla Società emettitrice agli esercenti, tale per cui quest’ultima debba essere in ogni caso uguale o superiore allo sconto offerto in gara sul valore nominale dei buoni pasto. Tale previsione consente di premiare l’impegno dalla Società emettitrice a mantenere uguale (e non superiore) la commissione da applicare agli esercenti allo sconto offerto alla PA, ma non più di premiare la Società emettitrice in grado di ridurre lo sconto all’esercente. Stante il contesto normativo invariato, la nuova edizione della gara Consip non potrà che uniformarsi a quanto previsto dalla richiamata normativa." Il Consip ha aggiunto infine: "Ciò premesso le soluzioni che saranno adottate sono quelle che, a quadro normativo vigente, cercano di contemperare le esigenze di tutte le parti coinvolte, ferme restando le auspicabili evoluzioni del quadro normativo volte a rendere più efficiente il sistema."
ANCD Conad, ANCC Coop, FIEPeT Confesercenti, Federdistribuzione, FIDA e FIPE-Confcommercio hanno quindi così commentato: “Le dichiarazioni di Consip rafforzano i contenuti delle nostre denunce sull’anomalia del sistema italiano, che consente alla centrale pubblica di comprare buoni sottocosto a spese altrui, ossia degli operatori presso i quali i buoni pasto vengono utilizzati dai lavoratori. Di fatto, con tali dichiarazioni, Consip conferma che le commissioni a carico della rete degli esercizi convenzionati dipendono esclusivamente dal risparmio di spesa per le casse dello Stato. Per questo parliamo di una tassa occulta sulla ristorazione e distribuzione del valore di oltre 200 milioni l’anno, che pagano solo ed esclusivamente gli esercenti convenzionati. Così non si può andare avanti, chiediamo al Governo e ai Ministeri competenti, il MEF e il MISE, un incontro urgente per chiarire la situazione ed evitare che la prossima gara Consip BP10 riproponga i noti problemi, con sconti richiesti da Consip fino al 20% del valore del buono”.
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