Controlli alle mense scolastiche: i Nas sospendono 21 ditte di catering
Sono circa 968 le aziende di ristorazione collettiva operanti all'interno di mense scolastiche sottoposte, a partire dallo scorso settrembre, a controlli da parte dei NAS; l'operazione è parte di un monitoraggio attivato da parte del Comando dei Carabinieri per la tutela della salute e dal Ministero della Salute che ha condotto alla sospensione dell'attività per 21 imprese di catering per il rilevamento di carenze igienico-sanitarie e strutturali.
I controlli dei Nas hanno verificato le condizioni d’igiene nei locali di lavoro e nella detenzione degli alimenti, la rispondenza dei menù alle clausole contrattuali previste dai capitolati d’appalto, la qualità e la salubrità degli alimenti somministrati, la regolarità delle maestranze impiegate ed il possesso di adeguata qualifica e preparazione professionale.
Delle aziende sottoposte a controlli, 198 hanno evidenziato irregolarità, determinando la contestazione di 25 violazioni penali e 247 amministrative alle normative nazionali e comunitarie, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per 204 mila euro.
L'operazione ha condotto inoltre al sequestro di circa 900 kg di derrate alimentari (carni, formaggi, frutta ed ortaggi, olio) sequestrate poiché mancanti di tracciabilità, custoditi in cattive condizioni sanitarie e in ambienti inadeguati nonché destinati all'impiego nelle pietanze sebbene di qualità inferiore a quanto previsto.
I Nas hanno infatti rilevato nei casi di irregolarita il frequente utilizzo di prodotti di minore qualità merceologica rispetto a quella pattuita e dichiarata nei contratti di fornitura stipulati con i Comuni, così da poter trarre profitto dalla differenza di costo della materia prima utilizzata nella preparazione dei pasti. Frequentemente sono gli alimenti DOP o biologici (formaggi, olio extravergine, prosciutto) ad essere sostituiti con altri di minore valore economico che, pur non presentando criticità igieniche, non posseggono alcuna denominazione di origine. Ulteriori controlli hanno evidenziato l’utilizzo di carne o vegetali surgelati/congelati in luogo di quelli freschi dichiarati in contratto.
La maggioranza delle infrazioni riguarda invece l’ambito amministrativo come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione dell’autocontrollo e della tracciabilità degli alimenti, questi ultimi fondamentali per prevenire possibili episodi di intossicazione, ancor più diffusivi nelle fasce sensibili delle utenze scolastiche. Non mancano, inoltre, situazioni di mancata indicazione nei menù esposti all'utenza circa la presenza degli allergeni e di aree di cucina dove avveniva la preparazione dei alimenti per diete “speciali” in modo indistinto con le pietanze convenzionali, rappresentando un potenziale rischio di contaminazione di sostanze altamente allergizzanti per alunni sensibili a causa di condizioni patologiche.
Apprezzamento per l'operato dei Nas da parte del ministro della salute Roberto Speranza che ha dichiarato: "La regolarità dei servizi erogati nelle scuole è di fondamentale importanza perché interessa la salute dei nostri figli"
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