Cresce il mercato globale del Bio. I dati 2018 a Biofach 2020
In occasione di Biofach 2020, la più grande fiera mondiale del biologico che si tiene a Norimberga fino al 20 febbraio, è stato presentato l’annuario statistico “Il mondo dell'agricoltura biologica” che raccoglie gli ultimi dati relativi a questo particolare, quanto florido comparto.
Elaborato dall'Istituto di ricerca per l'agricoltura biologica (FiBL) e da IFOAM - Organics International, lo studio è supportato dal Segretariato di Stato dell'Economia svizzera (SECO), dall'International Trade Center (ITC), dal Fondo di sostenibilità di Coop Svizzera e da NürnbergMesse, l’ente organizzatore della fiera BIOFACH.
In generale, i dati riferiti al 2018, mostrano una continuazione del trend positivo registrato negli anni passati, con un mercato globale degli alimenti biologici che, secondo quanto riportato dalla società di ricerche di mercato Ecovia Intelligence, ha superato per la prima volta i 100 miliardi di dollari (quasi 97 miliardi di euro).
Leader di mercato, gli Stati Uniti con 40,6 miliardi di euro, seguiti da Germania (10,9 miliardi di euro) e Francia (9,1 miliardi di euro), quest’ultima particolarmente interessante con una crescita del 15%.
I consumi pro-capite più alti sono invece stati registrati in Danimarca e Svizzera (312 euro di spesa biologica per abitante nel 2018); In particolare la Danimarca è la nazione in cui la percentuale delle vendite bio è la più alta con l’11,5% del valore totale del settore food.
Anche la superficie globale coltivata secondo i criteri della produzione biologica mostra una sensibile crescita (+ 2 milioni di ettari in un solo anno) per un totale di 71,5 ettari prevalentemente presenti in Australia, Argentina e Cina. A lavorare gli appezzamenti di terreno bio sono 2,8 milioni di coltivatori, con tre nazioni che guidano la classifica: l’India (un milione 149 mila), l’Uganda (210.000), e l’Etiopia (204.000).
L’Italia mostra importanti segnali di crescita in tutti gli ambiti: dalla produzione alle superfici coltivate, fino ai consumi e all’export, posizionandosi al quinto posto su scala mondiale per consumi (3,5 miliardi di euro a fine 2018) e all’ottavo per superfici coltivate a bio (circa 2 milioni di ettari).
I margini di crescita sono ancora ampi: basti pensare che la quota di mercato del bio è al 4%, mentre la spesa pro-capite è inferiore ai 100 euro, lontana dai 136 della Francia e dai 132 della Germania.
“I risultati presentati a BioFach nel rapporto ‘The World of organic agriculture’ confermano gli importanti trend di crescita del biologico in Europa, un mercato cresciuto dell’8% e che si attesta a 40,7 miliardi di euro - ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio - L’Italia continua ad essere uno dei Paesi protagonisti a livello europeo, ma è la Francia la nazione che ha avuto il più ampio margine di crescita in quest’ultimo periodo.
Siamo partiti per primi sul biologico, ma rischiamo di essere superati se non riusciamo a mettere in campo strategie adeguate e investimenti in termini di ricerca, innovazione e formazione per favorire la conversione all’agricoltura biologica. Per questo rilanciamo con forza l’appello al Governo italiano e al Senato della Repubblica ad accelerare l’iter di approvazione del progetto di legge sull’agricoltura biologica, già approvato a larghissima maggioranza dalla Camera”.
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