Da Sca Italy il Vademecum Barista: consigli pratici per riaprire in sicurezza
SCA Italy ha presentato il suo Vademecum Barista. Il progetto per facilitare la riapertura è frutto dell’esperienza di trainer e professionisti del settore
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento.
Venerdì 8 maggio, in diretta Facebook, SCA Italy ha presentato ufficialmente alla propria community il suo “Vademecum Barista”. Insieme ad alcuni degli AST - Formatori Sca Autorizzati - che hanno partecipato all’iniziativa, il SCA Italy ha spiegato come ha preso vita questo progetto, frutto dell’esperienza di trainer e professionisti del settore, dedicato a tutti i baristi e agli esercizi commerciali alle prese con la riapertura dopo il lungo lockdown.
Si tratta di un caso unico di collaborazione e partecipazione spontanea tra trainer all’interno di SCA, concretizzatosi a tempo di record, dopo la riunione degli AST del 27 aprile. Durante questo incontro, è emersa la volontà di fare qualcosa di concreto per supportare i pubblici esercenti che si sarebbero trovati ad affrontare il difficile ritorno all’attività senza particolari punti di riferimento.
L’entusiasmo dei trainer e un intenso lavoro di gruppo hanno dato vita, in pochi giorni, al Vademecum Barista: utili e pratiche linee guida per i baristi di tutta Italia, in vista delle riaperture dei locali per i servizi d’asporto.
Sono diverse le cose da tenere a mente a seguito di un periodo di chiusura così lungo. Dopo quasi due mesi, ci sono procedure indispensabili da adottare per tornare ad operare in sicurezza, offrendo ai propri clienti la migliore tazza possibile per qualità e salubrità.
Pertanto, si è scelto di concentrarsi e sviluppare gli argomenti reputati di cruciale importanza in questa fase, ovvero l’acqua, il barista, le attrezzature e l’igiene.
L'acqua, spesso trascurata, è il primo elemento da considerare per la realizzazione di un caffè estratto nella maniera più corretta. È qui che navigano i rischi più nascosti, dal momento che è qui che, a seguito di un fermo prolungato, possono svilupparsi cariche batteriche pericolose e dannose non solo per le apparecchiature ma anche per la salute.
Il tema dell’igiene, oggi più che mai, è fondamentale per garantire un servizio sicuro e privo di rischi. D’ora in avanti, saranno gli stessi consumatori ad avere un’attenzione in più, non solo al prodotto servito, ma anche alla cura dedicata alla pulizia da parte dell’operatore, con riguardo al servizio, alle attrezzature e alle superfici di lavoro. È qui che si giocherà una delle partite più importanti nella fidelizzazione del cliente finale, e risulterà fondamentale assicurare procedure rigorose ed efficaci all'interno della propria routine di lavoro.
Le attrezzature, ovvero gli strumenti di lavoro del barista, sono un elemento cruciale dell’attività e farle ripartire potrebbe essere complesso da gestire se non si sono attuate le corrette procedure al momento della chiusura. La manutenzione di tutte le apparecchiature utilizzate necessiterà di un’attenzione particolare, perché rappresentano il biglietto da visita del modo in cui si lavora e sono indispensabili per offrire un prodotto preparato ed estratto in maniera corretta.
Infine, il barista, l’anello di congiunzione tra il prodotto e l’utente finale: è lui il vero “brand ambassador” del movimento “Specialty”, della sua filosofia di qualità, professionalità e attenzione nei dettagli. Colui che sarà in grado di comunicare, attraverso pochi gesti, l'attitudine e la passione per questo mestiere e per il prodotto finale.
I contenuti del Vademecum sono già disponibili online sul sito web dell’associazione. Alla pagina scaitaly.coffee/vademecum-barista è possibile accedere alle schede dettagliate dedicate ai vari argomenti.
Pochi e semplici passi ma che risulteranno fondamentali per affrontare questo momento così complesso con qualche strumento in più, sentendo la vicinanza dell’associazione e dei professionisti che la animano.
La Specialty Coffee Association, attraverso la propria community, è e sarà sempre al fianco di tutti coloro che vogliono valorizzare il prodotto caffè, consapevole che in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo è nascosto il germe del rinascimento.
Anche per questo a partire dal 4 maggio ha inoltre dato il via ad un nuovo format di dirette social e webinar, “SCA Italy On Air”, pensato per rispondere in maniera immediata ed esaustiva alle domande degli associati. Si tratteranno naturalmente argomenti strettamente legati alle attività dell’associazione, quali il mondo delle gare e le attività di formazione. Il focus principale, tuttavia, sarà riservato ai temi caldi legati alla riapertura, grazie al contributo di trainer ed esperti del settore che approfondiranno le questioni più tecniche riguardanti la sanificazione, la gestione delle attrezzature, le nuove regole per la manipolazione degli alimenti e la gestione degli spazi, ecc.
Sca Italy On Air vuole essere una vera e propria linea diretta tra l’associazione e i suoi membri e funge da contenitore di idee e suggerimenti pratici sul mondo della caffetteria di qualità.
Le dirette si svolgeranno tutti i giorni, dal lunedì al giovedì, alle ore 11.00 su Instagram mentre il venerdì, alla stessa ora, sarà dedicato ai webinar (sulla piattaforma Zoom) per affrontare in maniera approfondita temi più complessi avendo modo di interagire con i relatori.
Ecco il calendario dei prossimi appuntamenti
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martedì 12 maggio, ore 11.00 | Una vita nel caffè | Luigi Lupi |
mercoledì 13 maggio, ore 11.00 | Il mondo gare post COVID-19 | Luca Ventriglia |
giovedì 14 maggio, ore 11.00 | Il mondo dello specialty coffee in Italia | Maurizio Valli |
venerdì 15 maggio, ore 11.00 | La velocità della curva di tostatura in base alle esigenze del torrefattore | A.Onelli /P. Scimone |
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