Direttive sulla colazione: nuove regole in Europa sull'etichetta di marmellate, miele e succhi

Cambiano le regole in etichetta per l'indicazione d'origine della frutta in succhi e marmellata e del miele. Più tracciabilità e lotta alle frodi in UE.

30 Nov 2023 - 12:33
Direttive sulla colazione: nuove regole in Europa sull'etichetta di marmellate, miele e succhi

Il 29 novembre la commissione Ambiente del parlamento europeo ha votato la bozza di rapporto sulla proposta di revisione di quattro delle sette cosiddette “Direttive Colazione”, relative a miele, succhi di frutta, confetture e marmellate e latte disidratato.

La proposta di direttiva, in linea con il Green Deal dell'UE e la strategia "Farm to Fork" - stabilisce norme comuni sulla composizione, nome di vendita, etichettatura e presentazione di determinati prodotti alimentari al fine di armonizzare gli standard di commercializzazione per facilitare l'adozione e la fornitura di prodotti fabbricati in modo sostenibile e che contribuiscono a diete sane. Inoltre, la direttiva mira a garantire una maggiore trasparenza sulla composizione e sull'origine dei prodotti alimentari.

Con 73 voti favorevoli, 2 contrari e 10 astenuti, le proposte di modifica sono state accettate, come racconta Eunews.it, vediamo nel dettaglio cosa comportano.

Succhi di frutta e marmellate.

L'etichetta "senza zuccheri aggiunti" potrebbe essere consentita per i succhi di frutta ma non per i nettari, mentre seguendo il trend di una maggiore richiesta di prodotti a basso contenuto di zucchero, i succhi di frutta riformulati potranno essere etichettati come "succhi di frutta a ridotto contenuto di zuccheri".
Sempre nella bozza si legge che, nei prodotti come succhi, marmellate, gelatine sottoposti a tecniche che rimuovono gli zuccheri naturalmente presenti nella frutta, non si dovrà compensare tale rimozione o riduzione attraverso l'uso di dolcificanti.
Ulteriore indicazione per i prodotti a ridotto contenuto di zucchero, non sarà possibile indicare in etichetta le proprietà positive, come i benefici della salute, improntando invece l'etichetta alla neutralità.

C'è inoltre la questione del Paese d'origine della frutta utilizzata per produrre il succo, la marmellata o la gelatina di turno. Bisognerà necessariamente indicarlo in etichetta e, nel caso si tratti di più Paesi, bisognerà indicarli in ordine decrescente in base alla percentuale presente.

Ultimo punto per le marmellate, nome con cui potranno essere indicate tutte le confetture e non più solo quelle di agrumi. In bozza anche la proposta di aumentare il contenuto minimo di frutta a discapito della quantità di zucchero.

Miele.

Riguardo il miele, viene accolto il parere della Commissione Agricoltura: va indicato il Paese in cui è stato raccolto il miele. Se proviene da più Paesi, questi verranno indicati in ordine decrescente in base alla percentuale. Se poi il miele provenisse per oltre il 75% da Paesi extra-UE, questo andrebbe indicato chiaramente nell'etichetta frontale.

La questione miele porta inoltre con sé una criticità specifica. Sempre più frodi alimentari che riguardano il miele hanno come protagonisti non solo prodotti di provenienza sconosciuta, ma anche adulterati. Per questo nella proposta è stato introdotto il sistema di tracciabilità, al fine di contrastare efficacemente l’ingresso nell’UE di mieli adulterati e falso miele.

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